Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/2307/4350
Titolo: Da Sentinum a Sassoferrato : vita e morte di un'area sacra
Autori: Lo Blundo, Marina
Relatore: Manacorda, Daniele
Parole chiave: archeologia romana
Sentinum
archeologia della distribuzione
Data di pubblicazione: 25-giu-2014
Editore: Università degli studi Roma Tre
Abstract: Si affronta lo studio dell’area sacra della città romana di Sentinum (Sassoferrato, AN), indagata archeologicamente negli anni 2005-2009. Tale area sacra è costituita da un tempio ad alae e da un tempio tetrastilo inserito entro un portico; entrambi gli edifici, adiacenti, si trovano in corrispondenza dell’incrocio tra cardine massimo e decumano massimo, dunque in posizione rilevante nell’organizzazione urbanistica della città antica. Dell’area sacra viene condotta l’analisi stratigrafica delle singole fasi, accompagnate sempre da una discussione dei risultati che, guardando al di fuori di Sentinum vogliono calare la città romana in un contesto territoriale più ampio. La situazione particolarmente compromessa del deposito archeologico, dovuta in massima parte alle spoliazioni postantiche che hanno interessato l’area, ha orientato fin dall’inizio la ricerca verso l’approfondimento di un fenomeno comune a gran parte dei centri romani abbandonati: questi, infatti, nelle epoche successive al loro decadimento divennero spesso oggetto di depredazione di materiali architettonici e da costruzione da destinare a nuovi cantieri in città nelle quali invece si verificava una spinta all’urbanizzazione. Tale fenomeno, che nel corso della ricerca verrà definito come Archeologia della Distruzione, riguarda il cantiere o i cantieri di distruzione che dall’età tardoantica in avanti si installarono sui centri romani abbandonati o distrutti. Nel caso di Sentinum tale cantiere, che dovette interessare tutta la città romana, si installò in età bassomedievale, presumibilmente in concomitanza e in diretta conseguenza con il sorgere del castello e del borgo di Sassoferrato, dell’abbazia di Santa Croce dei Conti e di altri centri limitrofi. È stato condotto uno studio volto a cogliere i caratteri del cantiere di distruzione dell’area sacra di Sentinum i cui monumenti, in rovina, dovevano costituire un’abbondante occasione di approvvigionamento di materiali edilizi e architettonici. Si nota sul cantiere un’attività razionalizzata e organizzata su larga scala volta al reperimento, alla selezione mirata di materiali e allo scarto di ciò che non può essere riutilizzato. La situazione di grande distruzione in cui versa l’area sacra a causa delle spoliazioni non ha impedito però, ovviamente, di poter risalire alle principali fasi di vita dei due complessi sacri. Così, attraverso lo studio dell’area sacra di Sentinum, che dovette essere punto nevralgico della vita cittadina in età romana, si vuole ricostruire la storia dell’intera città, dalla fondazione in età sillana al grande rinnovamento urbanistico di età augustea e giulio-claudia, fino al lento periodo dell’abbandono e infine alle spoliazioni e distruzioni che hanno comportato, però, il reimpiego di molti materiali negli edifici della Sassoferrato medievale.
URI: http://hdl.handle.net/2307/4350
Diritti di Accesso: info:eu-repo/semantics/openAccess
È visualizzato nelle collezioni:Dipartimento di Studi Umanistici
T - Tesi di dottorato

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