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http://hdl.handle.net/2307/40447
Title: | LA GESTIONE DELLA CRISI D’IMPRESA NEL CONCORDATO PREVENTIVO CON OPERAZIONI DI CONVERSIONE “FORZOSA” DEL CREDITO IN EQUITY, DEBT O QUASI EQUITY: LIBERTA’, LIMITI E SOLUZIONI OPERATIVE | Authors: | Mizzau, Marco Nazareno | Advisor: | Di Cecco, Giustino Valensise, Paolo |
Keywords: | CONCORDATO PREVENTIVO CON CONVERSIONE CREDITO | Issue Date: | 12-Jun-2017 | Publisher: | Università degli studi Roma Tre | Abstract: | La tesi analizza, anche mediante lo studio di tre casi pratici, le operazioni “forzate” di equity, debt o quasi equity swap, per verificare quali sono i limiti e le libertà imposte dall’attuale normativa, nonché per comprendere se, anche in assenza di espresse previsioni di legge, l’imposizione ai creditori dissenzienti di talune soluzioni concordatarie, che comportano l’assunzione forzosa di oneri, pesi o più in generale di situazioni soggettive passive, debbano ritenersi illecite e dunque vietate. Nella prima parte del lavoro si esamina l’evoluzione della disciplina concordataria, soffermandosi sull’autonomia privata del debitore nella definizione dei contenuti del piano e della proposta concordatari, nonché prendendo in esame tre casi di concordato preventivo con conversione dei crediti in azioni, quote o strumenti finanziari: Parmacotto, Socotherm e I Viaggi del Ventaglio. Nella seconda parte, invece, si analizza l’operazione di conversione sia sotto il profilo societario (ricapitalizzazione, rinuncia o esclusione del diritto di opzione, sottoscrizione mediante compensazione), sia sotto il profilo concordatario (valutazione dei crediti, sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione, swap totale o parziale dei crediti nei concordati preventivi liquidatori e in continuità, possibilità o meno di soddisfare con tale modalità anche i creditori privilegiati, titoli offerti in conversione e connesse criticità). Nella parte conclusiva si esamina il meccanismo di trascinamento forzoso, quale effetto dell’approvazione della proposta concordataria, valutando l’ammissibilità e dunque liceità delle operazioni di conversione dei crediti in equity, debt o quasi equity swap, qualora determini in capo ai creditori dissenzienti un “pacchetto” di obblighi, patti e situazioni giuridiche soggettive passive indesiderate. | URI: | http://hdl.handle.net/2307/40447 | Access Rights: | info:eu-repo/semantics/openAccess |
Appears in Collections: | X_Dipartimento di Studi Aziendali T - Tesi di dottorato |
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