Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/40447
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dc.contributor.advisorDi Cecco, Giustino-
dc.contributor.advisorValensise, Paolo-
dc.contributor.authorMizzau, Marco Nazareno-
dc.date.accessioned2021-11-22T15:37:10Z-
dc.date.available2021-11-22T15:37:10Z-
dc.date.issued2017-06-12-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/40447-
dc.description.abstractLa tesi analizza, anche mediante lo studio di tre casi pratici, le operazioni “forzate” di equity, debt o quasi equity swap, per verificare quali sono i limiti e le libertà imposte dall’attuale normativa, nonché per comprendere se, anche in assenza di espresse previsioni di legge, l’imposizione ai creditori dissenzienti di talune soluzioni concordatarie, che comportano l’assunzione forzosa di oneri, pesi o più in generale di situazioni soggettive passive, debbano ritenersi illecite e dunque vietate. Nella prima parte del lavoro si esamina l’evoluzione della disciplina concordataria, soffermandosi sull’autonomia privata del debitore nella definizione dei contenuti del piano e della proposta concordatari, nonché prendendo in esame tre casi di concordato preventivo con conversione dei crediti in azioni, quote o strumenti finanziari: Parmacotto, Socotherm e I Viaggi del Ventaglio. Nella seconda parte, invece, si analizza l’operazione di conversione sia sotto il profilo societario (ricapitalizzazione, rinuncia o esclusione del diritto di opzione, sottoscrizione mediante compensazione), sia sotto il profilo concordatario (valutazione dei crediti, sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione, swap totale o parziale dei crediti nei concordati preventivi liquidatori e in continuità, possibilità o meno di soddisfare con tale modalità anche i creditori privilegiati, titoli offerti in conversione e connesse criticità). Nella parte conclusiva si esamina il meccanismo di trascinamento forzoso, quale effetto dell’approvazione della proposta concordataria, valutando l’ammissibilità e dunque liceità delle operazioni di conversione dei crediti in equity, debt o quasi equity swap, qualora determini in capo ai creditori dissenzienti un “pacchetto” di obblighi, patti e situazioni giuridiche soggettive passive indesiderate.en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treen_US
dc.subjectCONCORDATO PREVENTIVO CON CONVERSIONE CREDITOen_US
dc.titleLA GESTIONE DELLA CRISI D’IMPRESA NEL CONCORDATO PREVENTIVO CON OPERAZIONI DI CONVERSIONE “FORZOSA” DEL CREDITO IN EQUITY, DEBT O QUASI EQUITY: LIBERTA’, LIMITI E SOLUZIONI OPERATIVEen_US
dc.typeDoctoral Thesisen_US
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze economiche e statistiche::ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESEen_US
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze economiche e statistiche::Managementen_US
dc.subject.anagraferoma3Scienze economiche e statisticheen_US
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Studi Aziendali*
item.languageiso639-1other-
item.grantfulltextrestricted-
item.fulltextWith Fulltext-
Appears in Collections:X_Dipartimento di Studi Aziendali
T - Tesi di dottorato
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