Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/40333
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dc.contributor.advisorDall'Olio, Lorenzo-
dc.contributor.advisorMontuori, Luca-
dc.contributor.authorGraviglia, Flavio-
dc.date.accessioned2021-09-29T12:44:45Z-
dc.date.available2021-09-29T12:44:45Z-
dc.date.issued2018-04-13-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/40333-
dc.description.abstractL’architettura contemporanea è diventata un prodotto fotografico il cui plusvalore è governato dal sistema di comunicazione delle immagini? L’avvento della fotografia e la diffusione dei media digitali hanno profondamente modificato la relazione tra architettura ed immagine, sovvertendo il rapporto di dipendenza tra oggetto fisico e riproduzione. Finalità della ricerca è dimostrare la crescente subalternità dell’architettura contemporanea al mercato delle immagini; ovvero l’analisi delle cause, storiche ed economiche, che hanno visto trasferirsi il consumo dell’architettura da un contesto prevalentemente fisico (gli edifici reali) ad un meta-contesto virtuale (fotografie e riproduzioni), esaminando le dirette conseguenze linguistiche e formali sulla progettazione. Descrizione sintetica dell’attività di ricerca La tesi è strutturata in tre parti: la prima analitica, relativa allo studio del Sistema di comunicazione fotografica, nel quale si esamina il passaggio dall’immagine analogica (fotografia, stampe e incisioni) all’immagine digitale (web 2.0); la seconda architettonica, nella quale si indaga la relazione tra la comunicazione fotografica e la percezione dello spazio, nelle opere di Peter Eisenman, Steven Holl, Juhani Pallasmaa, Frank O. Gehry, Aires Mateus, Rem Koolhaas, Ben van Berkel, David Chipperfield, Peter Zumthor; la terza sezione è composta dall’Apparato iconografico dove sono raccolte e approfondite le opere dei fotografi citati all’interno della tesi. La ricerca è stata svolta utilizzando materiale bibliografico, consultato prevalentemente nelle biblioteche di Parigi [Bibliothèque de la Cité de l'Architecture et du Patrimoine, Maison Européenne de la Photographie, Bibliothèque de l'École Nationale Supérieure d'Architecture Paris-Malaquais, Bibliothèque de l'École Nationale Supérieure d'Architecture de Paris Belleville] e di Roma [Biblioteca MAXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Biblioteca di Architettura di Roma Tre, Biblioteca dell’Università la Sapienza di Roma] e attraverso un lavoro di archivio [Fondation Le Corbusier-Paris, ICCD Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Archivio Storico Capitolino di Roma], che ha permesso una revisione fisica o digitale delle fotografie trattate nel testo.en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treen_US
dc.subjectPRODOTTOen_US
dc.subjectIMMAGINEen_US
dc.subjectARCHITETTURA,en_US
dc.subjectPLUSVALORE FOTOGRAFICOen_US
dc.subjectFOTOGRAFIAen_US
dc.titleADIEU AU LANGAGE : L'ARCHITETTURA NELL'EPOCA DELLA FOTOGRAFIA DI MASSAen_US
dc.typeDoctoral Thesisen_US
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Ingegneria civile e Architettura::COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANAen_US
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Ingegneria civile e Architettura::Art & Architectureen_US
dc.subject.anagraferoma3Ingegneria civile e Architetturaen_US
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Architettura*
item.fulltextWith Fulltext-
item.languageiso639-1other-
item.grantfulltextrestricted-
Appears in Collections:Dipartimento di Architettura
T - Tesi di dottorato
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