Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/3937
Title: Le reti sociali dei migranti del Bangladesh a Roma : associazionismo, solidarietà ed economie transnazionali
Authors: Priori, Andrea
Advisor: Pompeo, Francesco
Issue Date: 16-May-2011
Publisher: Università degli studi Roma Tre
Abstract: Questa ricerca tenta di offrire un contributo di terreno alla conoscenza delle reti sociali e delle condizioni di vita dei migranti del Bangladesh a Roma, coniugando un approccio di tipo etnoantropologico alla riflessione sul servizio sociale e più in generale sul welfare mix. L’indagine muove da una lettura olistica dell’intervento sociale, ovvero dal presupposto della non segmentabilità delle sue problematiche, che nascono in stretta assonanza con un preciso ambiente socio-culturale la cui comprensione costituisce una conditio sine qua non dell’elaborazione delle politiche sociali come più in generale della governance sui territori. A tal fine si cerca di mettere al servizio del welfare un uso intensivo dell’osservazione partecipante e di tecniche d’inchiesta qualitative su di un campo multisituato, che comprende sia la città di Roma che il Bangladesh, in ossequio alla condizione di spiccata transnazionalità vissuta dai migranti. Si procede così all’analisi della struttura della collettività bangladese, della sua relazione con la popolazione autoctona, del suo rapporto con i servizi e della sua capacità di dare vita a forme di autoaiuto attraverso la normale interazione sociale e le espressioni associative, con una specifica attenzione per il community liaison, il community care e in generale per le possibili applicazioni del concetto di sussidiarietà orizzontale sulla collettività residente a Roma. I risultati mostrano come l’emigrazione, che interessa in linea di massima i ceti intermedi della società bangladese, contribuisca a creare fenomeni di polarizzazione economica e sociale, acuendo in molti casi le sperequazioni che le preesistono e creando un sostanziale peggioramento della qualità della vita per una parte della collettività. Un processo che porta all’emersione di un’élite economica e politica, che in molti casi tiene anche in mano le redini del terzo settore, e la cui azione fa della “collettività bangladese” e della sua proverbiale solidarietà interna poco più di un mito. Anche il rapporto con i servizi si dimostra difficile e la capacità del sistema del welfare mix di intercettare i bisogni dei migranti appare fortemente impedita innanzitutto dall’apparato legislativo. Per quanto infatti questi fenomeni si nutrano di tendenze endogene alla collettività essi sono notevolmente favoriti dalle condizioni sociali, economiche e legali dell’inserimento dei migranti a Roma e dal loro rapporto con la società civile, che al momento attuale sembra essere ancora ad un grado di sviluppo embrionale, come dimostra la mancata inclusione delle associazioni ‘virtuose’ all’interno del sistema del welfare mix. Lo scarso accesso ai percorsi di cittadinanza come più in generale alle risorse economiche e sociali del paese di immigrazione sembra così contribuire in maniera significativa ad istituire una separazione fra i bangladesi e gli italiani che permette ai citati processi di polarizzazione di agire liberamente con ricadute estremamente negative sull’esistenza di migliaia di persone.
URI: http://hdl.handle.net/2307/3937
Access Rights: info:eu-repo/semantics/openAccess
Appears in Collections:X_Dipartimento di Scienze dell'educazione
T - Tesi di dottorato

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