Adeegso tilmaantan si aad u carrabbaabdo ama ugu samayso link qoraalkan http://hdl.handle.net/2307/5962
Cinwaan: Il G8 di Genova : rappresentazione di un conflitto
Qore: Valenti, Luigi
Tifaftire: Uva, Christian
Zagarrio, Vito
Ereyga furaha: G8
Genealogia
Rete
Immagine
Montaggio
Taariikhda qoraalka: 31-May-2016
Tifaftire: Università degli studi Roma Tre
Abstract: L’intento del presente studio è quello di indagare la rappresentazione audiovisiva “dal basso” dei fatti sanguinosi del G8 di Genova del 2001, costituita da diversi documentari a da un film di finzione. In quell’occasione le forze di polizia commisero una serie di violenze del tutto illegittime e arbitrarie sui manifestanti che contestavano il vertice. Quest’informazione “dal basso”, praticata dai manifestanti muniti di videocamere digitali, che in quel periodo avevano avuto una grande diffusione grazie ai loro costi contenuti, è riuscita in molti casi a stabilire la verità dei fatti in contrasto con l’informazione ufficiale, che tendeva a negarli. Da una parte riuscendo a scalfire un immaginario pubblico dominato dalla televisione e dall’altra fornendo un fondamentale apporto documentale in sede giudiziaria. La prospettiva, dato il nostro oggetto di studio, è inevitabilmente interdisciplinare: oltre agli studi prettamente sul cinema e sulla semiotica dell’immagine, si sono chiamati in causa in particolare gli studi di sociologia della comunicazione e quelli storici. Il primo capitolo è una contestualizzazione storica dei fatti del G8 di Genova: si è indagato in particolare il percorso politico che ha portato il movimento no-global, che contestava la globalizzazione capitalista, nella città di Genova in occasione del G8. Dal controvertice di Seattle del 1999, che fece conoscere al mondo il movimento, fino a quello di Goteborg, del giugno 2001, in cui la repressione poliziesca già si era fatta molto dura, quasi anticipando quello che sarebbe successo a Genova da lì a poco. Il secondo capitolo è basato invece su due linee portanti: uno sguardo all’indietro, che fornisce una genealogia storica dello sguardo “dal basso” del G8 di Genova, collegandolo alle esperienze delle avanguardie novecentesche, e uno in avanti, che cerca di capire come si è evoluta la rete dai tempi del G8. Si è fatto riferimento in particolare ad Indymedia, lo storico network di videoattivisti legato al movimento no-global. Il terzo capitolo è invece una riflessione sull’intima natura dell’immagine e sulle implicazioni politiche di questa natura. Questo capitolo affronta il rapporto che l’immagine instaura con il reale: quando essa può offrirsi come un suo rispecchiamento e quando invece rischia di falsificarlo? Si è cercato quindi di capire come questa riflessione si possa applicare al nostro oggetto di studio, le immagini audiovisive del G8 di Genova. Il quarto capitolo, infine, centro teorico del lavoro, affronta il concetto di montaggio delle immagini: si è indagata la capacità del montaggio di offrirsi come un metodo per svelare la realtà, lavorando in qualche misura contro il potere falsificatorio dell’immagine. Esso è stato quindi inteso sia come una tecnica applicata in un prodotto audiovisivo, e, segnatamente, ai documentari sul G8 oggetto del nostro studio, che come un vero proprio metodo critico da adottare nei confronti delle immagini: per permetterci di cogliere con sempre più precisione la complessità della realtà.
URI : http://hdl.handle.net/2307/5962
Xuquuqda Gelitaanka: info:eu-repo/semantics/openAccess
Wuxuu ka dhex muuqdaa ururinnada:Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo
T - Tesi di dottorato

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