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http://hdl.handle.net/2307/456
DC Field | Value | Language |
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dc.contributor.advisor | Fiorucci, Massimiliano | - |
dc.contributor.author | Tagliavia, Alfredo | - |
dc.date.accessioned | 2011-06-16T09:38:03Z | - |
dc.date.available | 2011-06-16T09:38:03Z | - |
dc.date.issued | 2009-05-12 | - |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/2307/456 | - |
dc.description.abstract | Il presente lavoro si propone due finalità di fondo, distinte e al contempo collegate tra loro: da un lato, recuperare la figura e la lezione pedagogica di Paulo Freire (Recife, 1921- San Paolo, 1997), uno dei più importanti pedagogisti del Novecento nel contesto latinoamericano e mondiale, il cui pensiero sembra oggi preso in considerazione solo sporadicamente nel dibattito pedagogico italiano; dall'altro lato, ricercare alcune possibili intersezioni e connessioni tra il metodo pedagogico elaborato da Paulo Freire e le sfide educative che, al giorno d'oggi, si presentano alla società italiana, con particolare riferimento all'aumento dei flussi migratori provenienti dal Sud del mondo e dall'Est europeo e, di conseguenza, alla progressiva formazione del nostro Paese come società multiculturale. Nel primo capitolo si è realizzata una ricostruzione della vicenda biografica del pedagogista brasiliano, fortemente intrecciata agli avvenimenti del Brasile e di altri Paesi del Sud e del Nord del mondo nel corso di quello che lo storico inglese Eric J. Hobsbawm ha definito "secolo breve"1 Nel secondo capitolo si sono analizzate le influenze e le affinità culturali del pensiero di Paulo Freire, che nelle sue linee portanti incrocia diversi aspetti del marxismo e del movimento cattolico della Teologia della liberazione, molto attivo nelle lotte sociali dell'America Latina degli anni Sessanta e Settanta: tali influenze si esprimono soprattutto in quella che è tuttoggi considerata l'opera principale del brasiliano, La pedagogia degli oppressi, scritta alla fine degli anni Sessanta nell'esilio cileno2 1 Hobsbawm E.J., Il secolo breve. 1914-1991: l'era dei grandi cataclismi. Rizzoli, Milano 1995. 2 Freire P., La pedagogia degli oppressi, EGA, Torino 2002. 1 Nel terzo capitolo si è proceduto poi ad un'analisi dettagliata del metodo di alfabetizzazione elaborato da Paulo Freire e all'ipotesi di una possibile attualizzazione dello stesso nell'ambito dell'insegnamento dell'italiano agli stranieri. Nel quarto capitolo, la riflessione su pedagogia e decolonizzazione, e sulla conseguente formazione delle culture e mentalità popolari, ha suggerito un tentativo, consistente nella messa in relazione di alcuni aspetti della formazione storica, sociale e culturale del Nordeste del Brasile e del Sud Italia, in particolare sotto il profilo della diffusione delle culture popolari in rapporto al tema delle relazioni egemonia/subalternità. Il quinto capitolo, che assume un'importanza centrale nel presente lavoro, rappresenta il tentativo di trovare un raccordo fra la pedagogia freireana e la pedagogia interculturale, disciplina nata in Italia sul finire degli anni Ottanta del secolo scorso al fine di promuovere e favorire strategie di integrazione degli immigrati nella scuola e nella società italiana3 Nel sesto capitolo, si offre una breve panoramica delle problematiche sociali - e dunque educative - più urgenti della cosiddetta società della globalizzazione, analizzando le quali è emersa l'ipotesi dell'immigrazione come nuova forma di oppressione sociale. Dal punto di vista metodologico, è stata consultata l'intera bibliografia di Paulo Freire, sia per la parte tradotta in lingua italiana, sia per la parte rimasta in lingua originale portoghese, e sono stati realizzati colloqui informali ed interviste a collaboratori, allievi e amici del pedagogista. Oggi, concludendo, si può parlare della pedagogia freireana come di una "pedagogia planetaria", anche perché dalla morte dell'educatore avvenuta nel 1997 ad oggi si sono moltiplicate iniziative a livello mondiale, sia per ricordare la figura di Paulo Freire, sia per contribuire alla diffusione delle sue idee, specialmente nei contesti geografici socialmente più disagiati. 3 Cfr. Susi F., I bisogni formativi e culturali degli immigrati stranieri. La ricerca-azione come metodologia educativa, Franco Angeli, Milano 1988; Susi F., L'interculturalità possibile. L'inserimento scolastico degli stranieri, Anicia, Roma 1994; Susi F. (a cura di), Come si è stretto il mondo. L'educazione interculturale in Italia e in Europa: teorie, esperienze e strumenti, Armando, Roma 1999. 2 | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.publisher | Università degli studi Roma Tre | it_IT |
dc.title | La pedagogia di Paulo Freire nelle società multiculturali | it_IT |
dc.type | Doctoral Thesis | it_IT |
dc.subject.miur | Settori Disciplinari MIUR::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche::PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE | it_IT |
dc.subject.miur | Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche | - |
dc.subject.anagraferoma3 | Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche | it_IT |
local.test | test | - |
dc.description.romatrecurrent | Dipartimento di Scienze dell'educazione | * |
item.grantfulltext | open | - |
item.languageiso639-1 | other | - |
item.fulltext | With Fulltext | - |
Appears in Collections: | X_Dipartimento di Scienze dell'educazione T - Tesi di dottorato |
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