Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/4313
Title: Libri : pratiche artistiche ed editoriali a Torino nei decenni sessanta e settanta
Authors: Russo, Valentina
Advisor: Iamurri, Laura
Keywords: libro d'artista
Einaudi
gallerie
Fratelli Pozzo
Geiger
Issue Date: 2-Jul-2014
Publisher: Università degli studi Roma Tre
Abstract: La relazione tra artisti e libri costituisce un aspetto centrale degli studi sui decenni Sessanta e Settanta. Le prime proposte critiche degli anni Settanta analizzano il tema alla luce di un rinnovamento delle procedure artistiche e del concetto di opera, rispetto alle quali il libro assume nuovi statuti: “luogo della ricerca”, “lavoro d'arte”, “libro d'artista”. Dopo la cesura degli anni Ottanta, gli anni Novanta segnano l'aprirsi di una nuova stagione di interesse per questi materiali dalla natura ibrida; risalgono a questi anni l’individuazione di alcune significative questioni critiche e la prima considerevole opera di repertorializzazione, in cui si iscrive ancora oggi la fortuna di un genere. Restano tuttavia insolute alcune questioni di definizione intorno alle quali il dibattito è ancora aperto. Soprattutto, risulta ancora lacunoso lo stato degli studi di storia dell'arte, che a tutt'oggi non sembrano interessarsi di una questione affidata agli specialisti del genere. Emerge, dunque, la necessità di ricomporre questa frattura, con lo scopo di fornire un nuovo contributo all'analisi critica di questi oggetti d'arte e di proporre una nuova metodologia di indagine che consideri i “libri d'artista” come documenti per una storia dell'arte contemporanea. Il caso torinese, per la vivacità delle vicende artistiche ed editoriali che lo caratterizza, mette in luce un tessuto di esperienze che attraversano due decenni, descrivendo la storia di una progressiva trasformazione. Gli anni Sessanta si aprono all'insegna dell'attività della casa editrice Einaudi nello specifico della collana «Opere di maestri contemporanei», con la pubblicazione tra il 1957 e il 1965 di cinque raccolte di opere grafiche di altrettanti maestri del Novecento in edizioni di particolare pregio. A questo modello comincia a contrapporsi un'idea diversa di libro d'arte, caratterizzata dalla diretta partecipazione degli artisti alla progettazione e, in alcuni casi, alla realizzazione dello stesso. Simili esperienze maturano nel laboratorio di Ezio Gribaudo presso la poligrafica Fratelli Pozzo di Moncalieri, insieme ad artisti come Alechinsky e Jorn, e assumono i contorni di una vicenda sintomatica di quel processo di ibridazione tra pratiche artistiche ed editoriali che assumerà formule più avanzate. La cesura, in questo senso, avviene tra il 1966 e il 1969. In questo segmento si inseriscono le esperienze di alcuni artisti come Paolini, Pistoletto, Lora Totino e De Alexandris: al libro-opera si affiancano materiali assimilabili al manifesto programmatico, dell'opera a stampa prodotta in più esemplari e al multiplo. L'esperienza degli artisti trova una corrispondenza nelle edizioni Geiger dei fratelli Spatola, in particolare nei libri della collana Geiger Sperimentale: un progetto che si articola tra poesia sperimentale e arti visive, dando luogo ad un'attività esoeditoriale che intrattiene con Torino importanti relazioni, definendo uno scambio con altre geografie artistiche. A partire dai primissimi anni Settanta si intensifica il numero di esperienze di natura editoriale basate sull'intervento dell'artista. Gli interlocutori sono i galleristi, che operano seguendo percorsi diversificati: da un lato quelle gallerie che, come Sperone e Martano, promuovono il “libro d'artista” nel contesto di una più strutturata attività editoriale; dall'altro un fronte composito, con LP 220, Stein e Persano, che si inserisce in diversa misura nel panorama dei “libri d'artista” offrendo esempi di interesse (come i libri di Fabro e Ciam, o la serie di tre libri di Paolini, Parmiggiani e Gastini) tuttavia non riconducibili ad un progetto univoco. Chiude il profilo di questa vicende l'esperienza di Einaudi Letteratura, avviata nel 1969 su iniziativa di Giulio Bollati e di Paolo Fossati: un progetto di opere appartenenti ai settori della letteratura, delle arti visive, del teatro e della musica, in cui si inserisce una serie di libri dedicati ad artisti contemporanei realizzati in dialogo con gli artisti o ad essi affidati, come nei casi di Munari, Paolini, Penone e Fabro. È in quest'esperienza che precipita il portato innovativo di una stagione artistica approdata all'editoria ufficiale.
URI: http://hdl.handle.net/2307/4313
Access Rights: info:eu-repo/semantics/openAccess
Appears in Collections:Dipartimento di Studi Umanistici
T - Tesi di dottorato

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