Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/2307/4214
Titolo: La Sicilia e il "milazzismo" : regionalizzazione politica e dinamiche centro-periferia negli anni della difficile transizione italiana (1955-59)
Autori: Basile, Pierluigi
Relatore: Belardinelli, Mario
Mattera, Paolo
Parole chiave: Sicilia
politica regionale
milazzismo
cristianesimo sociale
Data di pubblicazione: 21-giu-2013
Editore: Università degli studi Roma Tre
Abstract: Nell’ottobre 1958 la Sicilia divenne teatro di un insolito caso che sembrava all’improvviso rovesciare i consueti schemi ed equilibri della politica nazionale. Venne definito “milazzismo”, dal nome del presidente della Regione (Silvio Milazzo) eletto da una coalizione di forze che andava dalla destra monarchica e missina alla sinistra socialista e comunista includendo un gruppo di democristiani dissidenti. La singolare convergenza venne giustificata con la volontà di reagire alla pretesa arrogante del partito di maggioranza, e in particolare della corrente fanfaniana al potere sia a Roma che a Palermo, di imporre un proprio candidato senza rispettare la volontà degli eletti e la libertà delle istituzioni regionali. L’“operazione Milazzo” assunse per questo i toni di una accesa polemica antipartitocratica e antifanfaniana, ma si tinse ben presto con i colori del sicilianismo che ridestava gli antichi ed irrisolti nodi del rapporto tra il centralismo statale e una speciale periferia, caratterizzata da un ampia autonomia istituzionale e una marcata identità territoriale. Il fenomeno del milazzismo in realtà si presentava come il risultato dell’incrocio di diverse spinte e faceva venire al pettine importanti nodi: il rapporto tra i partiti e gli organi elettivi, la relazione tra dimensione politica regionale e nazionale, l’intreccio centro-periferia nella retorica e nella strategia dei partiti, la risposta della società siciliana e delle sue forze economiche agli stimoli innescati dal miracolo economico. La tesi si è posta l’obiettivo di analizzare le premesse e i motivi che provocarono questo fenomeno, oltre alle principali dinamiche politiche innescate durante l’“operazione Milazzo”, le principali iniziative adottate dal governo autonomista, distinguendo le diverse fasi, dipanando i fili dell’intreccio regionale/nazionale e quelli delle strategie dei principali attori in campo, prestando attenzione in particolare alla Dc e al Pci e delineando infine un profilo del movimento dell’Unione siciliana cristiano-sociale che ruppe l’unità politica dei cattolici in Sicilia e sfidò il monopolio della Dc. Per giungere a una ricostruzione originale dei processi e degli eventi studiati, oltre allo spoglio di numerosi periodici, è stata consultata una vasta e ricca documentazione a stampa, in gran parte inedita, conservata presso archivi statali nazionali e regionali (Archivio Centrale dello Stato, Archivio di Stato di Palermo, Archivio di Stato di Catania, Archivio storico dell’Assemblea regionale siciliana), archivi di partito (Istituto Sturzo, Fondazione Gramsci, Istituto Gramsci siciliano, Fondazione Ugo Spirito) ed enti (Archivio storico dell’Eni, Archivio di Confindustria, Archivio storico dell’Azione cattolica italiana), carte di soggetti privati (Silvio Milazzo, Amintore Fanfani, Aldo Moro, Pietro Nenni, Gerardo Bruni, Annibale Bianco).
URI: http://hdl.handle.net/2307/4214
Diritti di Accesso: info:eu-repo/semantics/openAccess
È visualizzato nelle collezioni:Dipartimento di Studi Umanistici
T - Tesi di dottorato

File in questo documento:
File Descrizione DimensioniFormato
Tesi completa.pdf3.12 MBAdobe PDFVisualizza/apri
Visualizza tutti i metadati del documento Suggerisci questo documento

Page view(s)

1.109
checked on 24-nov-2024

Download(s)

1.867
checked on 24-nov-2024

Google ScholarTM

Check


Tutti i documenti archiviati in DSpace sono protetti da copyright. Tutti i diritti riservati.