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http://hdl.handle.net/2307/4116
Title: | Le strade nel paesaggio metropolitano : strategie di progetto per la riqualificazione delle infrastrutture viarie nelle aree metropolitane europee | Authors: | Fortunato, Giulia | Advisor: | Martincingh, Lucia | Keywords: | area metropolitana centralità riqualificazione strade |
Issue Date: | 17-Jun-2013 | Publisher: | Università degli studi Roma Tre | Abstract: | La fonte di ispirazione di questo lavoro può essere rintracciata nell’esperienza svolta presso il DIPSA (Dipartimento di Progettazione e studio dell’architettura) durante il primo anno del dottorato Progetto Urbano Sostenibile: ai neo iscritti del XXIV ciclo si richiedeva di analizzare una delle centralità metropolitane sorte nella cintura periferica romana con il PRG del 2008. Rispetto alla tesi dottorale qui presentata, tale ricerca, durata un anno, è servita come base di dati soprattutto per lo sviluppo dell’ultimo capitolo, ed ha costituito nel suo insieme un importante suggerimento, un’occasione per ragionare sui problemi della città contemporanea, ma anche sulle opportunità che questa offre. In parallelo, i viaggi di studio verso vari Paesi europei a partire dall’inizio del dottorato e l’osservazione “dal vero” dei fenomeni urbani, oltre ad essere un’importante occasione per verificare le analisi svolte presso il DIPSA, hanno costituito un motivo di ulteriore curiosità verso i temi affrontati, tanto da poter essere considerati uno dei fattori che maggiormente influenzano i risultati raggiunti, da quelli di carattere generale fino alle implicazioni più specifiche relative alla fase applicativa. È inoltre importante ricordare che il percorso evolutivo della ricerca e i suoi aspetti metodologici sono stati messi a punto con il costante aiuto del tutor, Prof. Arch. Lucia Martincigh, e del co-tutor, Arch. Daniel Modigliani. La ricerca si colloca nell’ambito disciplinare della progettazione architettonica, ma accoglie suggerimenti e contributi sia dalla progettazione urbana, per ciò che riguarda la lettura dei sistemi urbani metropolitani, sia dalla progettazione ambientale, inserita nell’ambito della cultura tecnologica della progettazione: si ritiene che tale “contaminazione” costituisca un elemento di ricchezza di questo lavoro, poiché permette di trattare la problematicità dei temi affrontati con il grado di complessità che questi richiedono. Il testo è strutturato in modo tale da consentire anche soltanto una lettura veloce, che può essere fatta seguendo l’Abstract, il Quadro d’insieme e i paragrafi denominati “Contenuti del capitolo” all’inizio di ciascuno di questi. I principali momenti di elaborazione della ricerca, che hanno portato ai relativi risultati raggiunti, possono essere semplificati secondo i seguenti passaggi. Ambito La ricerca si colloca nell’ambito delle recenti trasformazioni urbane europee, che hanno apportato cambiamenti di struttura, forma, densità alle città esistenti, mettendo in discussione i loro caratteri di identità e riconoscibilità, la loro immagine: i tratti distintivi di questa “nebulosa”, citando Corboz, sono piuttosto rintracciabili oggi nella contiguità di aree urbane e rurali, dai confini non più netti e precisi; nella messa in discussione della tradizionale configurazione centripeta delle città, per cui la normale distinzione tra centro e periferia perde in parte di significato; nella vocazione isotropa delle reti infrastrutturali e di comunicazione. Tema L’assetto teoricamente omogeneo ed a-territoriale, garantito appunto dalle infrastrutture e dai sistemi a rete, intercetta nella realtà sistemi complessi di preesistenze e frammenti, nuclei significativi all’interno della conurbazione; le connessioni tra questi sono fondamentali per assicurare la continuità e il funzionamento del sistema urbano europeo. Le infrastrutture viarie ai margini delle aree metropolitane europee hanno assunto di recente un significato nuovo, confermato dai numerosi contributi critici sul tema ma soprattutto dai progetti e dalle esperienze concrete: non solo infatti queste possono connettere i punti significativi dislocati ai bordi delle nostre città, mettendoli in rete; se opportunamente riqualificate dal punto di vista paesaggistico, ambientale e funzionale, grazie al loro rapporto immediato con l’intorno, possono migliorare sotto vari punti di vista le aree che attraversano. Tesi La scelta di un argomento apparentemente distante dalla cultura “canonica” del progetto architettonico inteso come progetto dei manufatti dell’abitare è sostenuta dalla necessità di riportare su quelli infrastrutturali la riflessione progettuale, che spesso le pratiche contemporanee di costruzione della città mettono in secondo piano. Infatti si ritiene che proprio la caratterizzazione architettonica e paesaggistica, conferita attraverso il progetto dei vuoti ai manufatti stradali che insistono nelle aree infra metropolitane, possa sfruttare le loro ampie potenzialità, ridando definizione e qualità urbana alle aree attraversate: ampliandone cioè le possibilità di uso e riqualificandone il carattere e l’identità. Obiettivi La ricerca aspira a produrre tre risultati di natura diversa. In primo luogo vengono raccolti in una base di dati tredici casi di studio, organizzati in schede monografiche, che riguardano progetti realizzati di riqualificazione di infrastrutture viarie in alcune aree metropolitane europee; i casi riportati sono illustrati da un apparato iconografico che costituisce un racconto parallelo a quello del testo scritto. La sistematizzazione dei dati raccolti e la loro analisi comparativa danno luogo al secondo risultato: l’individuazione delle strategie messe in atto per riqualificare le strade considerate. Infine, il terzo ed ultimo risultato consiste nella stesura di un bando di concorso di idee, in cui si immagina di utilizzare le strategie emerse per scrivere un Documento Preliminare alla Progettazione che ha per oggetto la riqualificazione di una strada esistente di recente costruzione, spina di un nuovo insediamento residenziale alle porte di Roma. Metodo L’ipotesi che struttura l’intero lavoro di ricerca è che la caratterizzazione architettonica e paesaggistica dei vuoti infrastrutturali nelle aree metropolitane europee prenda come riferimento la strada urbana storica, con l’insieme delle sue caratteristiche; che questa cioè si sia consolidata in epoca recente come idea, divenendo un punto di partenza per tutti i progetti contemporanei di riqualificazione delle infrastrutture viarie. A partire da questa ipotesi, le caratteristiche della strada urbana configurata nella storia, che nel testo vengono chiamate “Invarianti”, sono rintracciate nei casi di studio raccolti: oltre all’individuazione delle problematiche comuni alla base dei progetti e di alcune finalità ricorrenti, emerge che le Invarianti sono state recuperate e adattate alla condizione della città contemporanea. Per ripristinare tali caratteristiche, che sono quindi divenute dei veri e propri obiettivi di progetto, sono state adottate varie strategie di intervento, che hanno dato luogo a loro volta a diverse misure progettuali, a seconda del contesto di ciascun caso di studio. La parte conclusiva della ricerca, la stesura del bando di concorso per la riqualificazione di una strada che struttura un insediamento di recente costruzione nella fascia periferica a nord di Roma, nasce proprio dalla necessità di raccogliere, ipoteticamente, il maggior numero di idee tese all’applicazione delle varie strategie progettuali ed alla definizione delle misure di progetto più idonee al caso considerato. Strumenti Come detto, uno strumento indispensabile alla stesura del presente lavoro è costituito dalle analisi svolte all’interno del dottorato del XXIV ciclo durante il primo anno, che studiavano criticamente la centralità di Cinquina Bufalotta evidenziandone gli aspetti problematici, emersi soprattutto dal confronto con altre realtà simili in Europa; tale lavoro è a sua volta debitore delle analisi svolte dai colleghi del XXIII ciclo durante l’anno precedente. Un altro importante strumento di indagine è stato costituito dai numerosi viaggi di studio in Europa: mentre però i viaggi iniziali sono serviti innanzi tutto per osservare le città europee contemporanee, l’ultimo, svoltosi in Francia tra Parigi e Lione nel 2012, è risultato fondamentale anche per la raccolta del materiale sulle Entrées de Ville e per la sistematizzazione dello Stato dell’Arte e la messa a punto della Metodologia (Parti I e II). Tali viaggi hanno anche aiutato la costruzione della bibliografia, con alcuni testi relativi più che altro ai casi di studio raccolti nella Parte III. Per la stesura dell’ultima parte della ricerca è stata di grande aiuto la partecipazione alla definizione del bando di concorso PASS, svolta con il DIPSA e in collaborazione con Ater Roma, nel 2010: sebbene i contenuti di PASS fossero completamente diversi da quelli del bando qui presentato, il lavoro dei dottorandi, relativo alla definizione delle tematiche di progetto ed alla messa a punto del materiale grafico e coordinato dal Professor Andrea Vidotto, è servito come esperienza di riferimento. Risultati raggiunti e possibili destinatari I risultati del presente lavoro sono indirizzati a soggetti diversi. Per quanto concerne il primo risultato, vale a dire la messa a punto di una base di dati che raccoglie le esperienze recenti di ridefinizione delle infrastrutture viarie nelle cinture metropolitane europee, questo è da intendersi come una raccolta compilativa aperta, aggiornabile mano a mano che nuove realizzazioni si aggiungeranno a quelle esistenti; è quindi uno strumento dinamico, ad uso principalmente dei progettisti dello spazio urbano. Il secondo risultato, la definizione delle strategie di progetto, è invece destinato sia ai progettisti, come possibile guida di lavoro, sia alle pubbliche amministrazioni ed agli altri soggetti decisori, a livello europeo, che si occupano attraverso varie modalità di ridefinire e migliorare la città contemporanea. Infine l’ultimo risultato, il Documento Preliminare alla Progettazione parte integrante di un ipotetico concorso di idee per una strada della cintura metropolitana a nord di Roma, è pensato come uno strumento destinato in primo luogo al Comune di Roma, quindi al Municipio IV. Mentre i primi due risultati sono di tipo globale, il terzo ha un carattere prevalentemente locale; ma non si esclude che possa servire come format per eventuali futuri concorsi di idee o di progettazione, non solo in Italia. | URI: | http://hdl.handle.net/2307/4116 | Access Rights: | info:eu-repo/semantics/openAccess |
Appears in Collections: | Dipartimento di Architettura T - Tesi di dottorato |
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