Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/2307/4081
Titolo: Il sogno di don Bosco alla fine del mondo
Autori: Caperna, Germano
Relatore: Bottiglieri, Nicola
Parole chiave: terra del fuoco
salesiani
S. Giovanni Bosco
Patagonia
Data di pubblicazione: 17-giu-2013
Editore: Università degli studi Roma Tre
Abstract: La tesi dal punto di vista cronologico copre la seconda parte del XIX secolo e le prime decadi del XX durante le quali i salesiani, dopo essere arrivati a Buenos Aires, si spingono ancora più a sud, giungendo nella Terra del Fuoco, e aprono due missioni rivolte agli indios fuegini, quella di Rio Grande in Argentina (1892- 1916) e quella di Dawson in Cile (1888-1912). Dopo aver chiarito e ripercorso gli aspetti storici e/o economici di questa lenta ma inarrestabile discesa a sud (che va di pari passo con l’espandersi della navigazione delle navi a vapore lungo lo stretto di Magellano, i canali fuegini e lo sviluppo della motorizzazione), viene analizzata la presenza salesiana in Patagonia e Terra del Fuoco come “l’ultima conquista americana” attraverso l’abbondante, dispersa ed eterogenea produzione letteraria venuta alla luce dalle biblioteche e dagli archivi. Le missioni salesiane insieme alle estancias e alle carceri partecipano allo spostamento della frontiera interna verso sud e rappresentano nella realtà lo sviluppo del tema della sovranità nazionale. I salesiani si muovono all’interno di quell’atmosfera che nella letteratura del XX secolo viene definita come “immaginario patagonico”. Si chiarisce su quali “testi fondatori” è stata costruita questa chiave di lettura, richiamando gli studi di Silvia Casini, la quale riconosce nel The Voyage of the Beagle del 1839 di Charles Darwin, l’arci-testo fondatore, insieme agli scritti successivi di George Musters, Robert Fitz Roy, Auguste Guinnard, fino a Lucas Bridges. Questi testi sono alla base della narrativa scritta da scrittori nati nella Terra del Fuoco o con la quale essi hanno avuto un rapporto diretto, i quali contribuiscono a forgiare una “idendità magellanica”, con caratteristiche ancora più marcate di quelle relative alla Patagonia, con la quale ha comunque una filiazione diretta. Il riferimento è ai romanzi di Osvaldo Wegmann Hansen, La última canoa e di Mariana Cox-Stuven, La vida íntima de Marie Goetz, ai racconti di Enrique Campos Menéndez, Los Pioneros e a Francisco Coloane, El guanaco blanco ed a molti altri ancora. Dove fra le altre figure tipiche di questa frontiera estrema è possibile trovare i missionari salesiani che combattono battaglie gigantesche contro la natura e contro il demonio.
URI: http://hdl.handle.net/2307/4081
Diritti di Accesso: info:eu-repo/semantics/openAccess
È visualizzato nelle collezioni:Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere
T - Tesi di dottorato

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