PROFILI SISTEMATICI DELLA NATURA DEI "GIUDIZI ESECUTIVI"

Abstract

Il lavoro si propone di esaminare in maniera sistematica la natura delle parentesi cognitive che possono sorgere in funzione di un processo esecutivo, da cui la denominazione di «giudizi esecutivi» o «giudizi di accertamento esecutivo». L’inquadramento nell’ambito del modello di tutela a cognizione piena o a cognizione sommaria dei giudizi esecutivi disciplinati dalla legislazione vigente è preceduta da una ricostruzione storica-evolutiva dell’istituto, a partire dal diritto romano per giungere fino alla codificazione processualcivilistica del 1865. L’indagine si concentra poi sull’esame dei giudizi di accertamento esecutivo presenti nella legislazione italiana dopo il 1940, anche in considerazione delle modifiche introdotte dal legislatore a partire dal 2005 su alcuni dei procedimenti di interesse, e segnatamente rispetto alle controversie distributive (art. 512 c.p.c.), al giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo nell’espropriazione presso terzi (art. 549 c.p.c.), al giudizio di verificazione del passivo fallimentare (artt. 92 ss. legge fallim.) e al giudizio di riconoscimento dei provvedimenti giurisdizionali stranieri (art. 67 l. 218/1995). I risultati cui perviene l’analisi sono raffrontati, da ultimo, con le soluzioni adotta te in alcuni sistemi giuridici affini a quello italiano, ossia negli ordinamenti spagnolo,tedesco e francese, al fine di verificare l’opzione di politica legislativa ivi prescelta e di trarre spunti de jure condendo per una riforma complessiva della materia, anche alla luce dei tentativi di armonizzazione dei sistemi processuali dei vari Stati membri dell’Unione europea in corso negli ultimi anni.