LA SUPERVISIONE NEI CONTESTI EDUCATIVI: RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE, ANALISI DELLE PRATICHE E VERIFICA DI UN MODELLO DI INTERVENTO.

Abstract

La recente approvazione della legge 205/2017 ha introdotto il riconoscimento ufficiale delle figure del pedagogista e dell’educatore professionale socio-pedagogico in Italia. Questa svolta storica è stata accompagnata da una serie di disposizioni riguardanti l’evoluzione del più ampio quadro normativo riferito al sistema integrato 0-6, che ha avviato profondi cambiamenti in ordine all’organizzazione dei servizi per la prima infanzia riservando un ruolo fondamentale ai professionisti dell’educazione. I mutamenti prodotti da questi nuovi scenari chiedono di ripensare attentamente le competenze strategiche appartenente ai profili del pedagogista e dell’educatore per consentire loro di affrontare in modo adeguato le nuove sfide per il futuro, guadagnando maggiore fiducia e consapevolezza nella propria expertise professionale. Le trasformazioni sul piano normativo sono state accompagnate inoltre dalla riorganizzazione degli assetti del mercato del lavoro che ha favorito l’ascesa della libera professione anche in questo settore tradizionalmente caratterizzato da rapporti di lavoro di natura subordinata, rendendo di fatto cogente la necessità di individuare forme di tutela della salute dei professionisti che operano in proprio nell’ambito delle relazioni di aiuto. A fronte di tali premesse, questo lavoro di tesi intende indagare e sviluppare due nuclei tematici di interesse per le professionalità educative, intorno ai quali è stata strutturata la presente ricerca: il processo di evoluzione che ha portato al riconoscimento ufficiale del pedagogista e dell’educatore professionale socio-pedagogico e quello inerente l’individuazione e la verifica sperimentale di un particolare approccio di supervisione quale forma di sostegno utile ad accompagnare questi professionisti nel lavoro socio-educativo quotidiano. Il primo capitolo è organizzato in due sezioni. Nella prima viene effettuata una ricognizione circa lo stato dell’arte delle professioni educative in Europa mediante lo studio e l’analisi di reports comunitari, delle indagini realizzate nell’ambito dell’associazionismo professionale internazionale, delle leggi promulgate dai singoli Stati e della letteratura scientifica disponibile sull’argomento. L’organizzazione del materiale raccolto e analizzato restituisce una sintesi del quadro generale riguardante la condizione degli educatori e dei pedagogisti in Europa cui seguirà un esame conclusivo delle caratteristiche e dei limiti inerenti tale scenario. La seconda sezione dello stesso capitolo è dedicata invece a ripercorrere i principali passaggi evolutivi riguardanti il cammino verso il riconoscimento delle professioni educative in Italia. Partendo da una rassegna dei primi interventi normativi introdotti in ambito penitenziario e socio-sanitario si procede fino a considerare i provvedimenti più recenti offrendone un’esegesi attenta e finalizzata a definire, alla luce del nuovo scenario legislativo introdotto, funzioni e ambiti occupazionali dell’educatore professionale socio-pedagogico e del pedagogista. Nel corso del secondo capitolo viene presentata, in apertura, la complessa fase di indagine preliminare che ha anticipato l’avvio della ricerca ufficiale. Di questa si dirà, circa le suggestioni raccolte e le considerazioni generali derivanti dall’esperienza diretta, maturata nelle associazioni professionali di categoria e nella creazione e gestione della rete informale di professionisti denominata “Il Caffè pedagogico”. A partire dall’analisi sistematica dei diari raccolti durante gli incontri di questo network si giunge a definire un quadro generale di istanze e bisogni derivanti dal mondo professionale socio-educativo che giustificano e motivano gli interrogativi posti dalla presente ricerca, volti ad individuare tipologia e caratteristiche di un dispositivo di supervisione per pedagogisti ed educatori, capace di rincontestualizzare in chiave positiva l’intervento professionale valorizzandone gli aspetti costruttivi e propositivi. Per condurre un primo approfondimento sul tema della supervisione ci si è avvalsi dei risultati prodotti dall’indagine esplorativa realizzata mediante somministrazione di un questionario strutturato rivolto ai professionisti del settore educativo. L’esame delle risposte fornite ha permesso di ricostruire, seppur a livello qualitativo, un primo perimetro indiziario entro cui ascrivere i riferimenti circa l’utilità percepita di tale dispositivo tra gli operatori socio-educativi, la frequenza degli incontri, i fattori che lo caratterizzano e la tipologia di casi per cui generalmente vi si ricorre. Nel terzo capitolo della tesi la supervisione viene concettualizzata a partire dalla rassegna ragionata della letteratura scientifica consultata. Se ne offrirà quindi una definizione per poi giungere, dopo averne illustrato la sintesi storica, a tratteggiare alcune proposte operative recenti ed infine sottolineare scopi e funzioni caratteristiche di questo dispositivo di supporto all’agire pratico-professionale. Nella seconda parte dello stesso capitolo viene illustrata la fase di verifica sperimentale dell’approccio di supervisione ad orientamento appreciative elaborato per rispondere alle domande della ricerca. Il resoconto del processo muove dal precisare la cornice teorico-metodologica impiegata per la codifica dei dati raccolti durante gli incontri di supervisione realizzati, per poi soffermarsi su due casi rappresentativi, utili ad illustrare l’applicazione pratica sul campo di questa nuova proposta di supporto professionale. Si concluderà infine il presente lavoro esaminando le caratteristiche essenziali e le potenzialità che connotano questo particolare approccio di supervisione ad orientamento appreciative.