Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/40749
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dc.contributor.advisorQuagliata, Alberto-
dc.contributor.advisorCipriani, Roberto-
dc.contributor.authorBianchi, Lavinia-
dc.contributor.otherNigris, Daniele-
dc.date.accessioned2022-04-28T14:00:25Z-
dc.date.available2022-04-28T14:00:25Z-
dc.date.issued2019-04-12-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/40749-
dc.description.abstractIl lavoro di ricerca racconta l'accoglienza dei Minori Stranieri non accompagnati (Msna) in Italia, considerandola come una rete sistemica in cui valorizzare la relazione tra minore straniero e nuovo contesto di vita, contesto reso vivo dalle persone che lo incontrano e, in maniera diversa, si prendono cura di lui attraverso una molteplicità di relazioni: minori-operatori, minori-operatori-istituzioni politiche, minori operatori-media. La ricerca non ha l'obiettivo di verificare teorie già esistenti, ma di produrre ex novo un impianto teorico relativo al contesto dei Msna in Italia che possa servire come supporto teorico e tradursi quindi in efficaci linee di intervento per gli operatori del settore. L'epistemologia di riferimento è quella sistemico costruttivista e della complessità; la scelta metodologica rispecchia sia l'esigenza etica di generare una buona teoria basata sui dati, sia i riferimenti epistemologici, infatti, la Grounded Theory Costruttivista (CGT) di Charmaz è stata scelta come "opzione migliore". La CGT è una metodologia di ricerca qualitativa finalizzata alla elaborazione di una teoria radicata nei dati empirici - in questo caso relativi alla progettazione e alla realizzazione di processi e pratiche di accoglienza per i Msna - che risultino coerenti con la teoria emergente e con i bisogni formativi, sociali, professionali e relazionali che interessano il campione teorico della ricerca: minori, operatori sociali (assistenti sociali ed educatori, mediatori linguistico-culturali e psicologi) e ricercatori. Le caratteristiche formali del percorso di elaborazione di una teoria grounded non prevedono che il processo di indagine parta dalla formulazione di un'ipotesi sperimentale o da una domanda di ricerca focalizzata: la ricerca prende avvio dalla individuazione di alcuni concetti sensibilizzanti (Blumer, 1969). In prima approssimazione, i concetti sensibilizzanti costituiscono una guida di tipo euristico e sostituiscono concettualmente l'ipotesi sperimentale: gli anni di lavoro trascorsi in strutture di accoglienza mi hanno aiutata a individuare i concetti sensibilizzanti con chiarezza e consapevolezza. Nell'interpretazione costruttivista della Grounded Theory, la letteratura - intesa come cornice teorica di riferimento - non è collocabile alla fine del processo di ricerca, come previsto dalla GT classica; la letteratura è presente sin dal primo momento, sin dalla genesi dell'idea della ricerca e segue evolutivamente e ricorsivamente il procedere della ricerca, diventando essa stessa un "dato-preso". In particolare i paradigmi di riferimento mutuati dalle riflessioni critiche degli studi postcoloniali assumono un ruolo centrale: la riflessione postcoloniale è importante sul piano epistemologico sia per decostruire le rappresentazioni sociali prodotte dagli studiosi bianchi, sia per dare centralità alle idee di pensatori neri che hanno preso vita nell'attività anticoloniale e hanno il merito di mettere in discussione le tradizionali strutture teoriche ed empiriche del sapere (Corradi, 2014). I paradigmi postcoloniali e i riferimenti ad alcuni costrutti propri delle teorie critiche della razza consentono di interpretare il 'fenomeno' dei minori stranieri evitando il rischio di definire e "spiegare" in modo etnocentrico la complessità dell'esperienza. La teoria generata nasce da un lavoro ricorsivo di analisi e comparazione dei dati in tre diverse fasi di campionamento teorico ed elaborazione: individuando un doppio vincolo ontologico nel sistema, le core categories rimandano a una struttura che connette di tipo evolutivo che, superando una chiave interpretativa patogena, propone di "imparare a stare nel disordine".en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treen_US
dc.subjectMSNAen_US
dc.subjectgrounded theoryen_US
dc.titleImparando a stare nel disordine : una Teoria Grounded per l'accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati in Italiaen_US
dc.typeDoctoral Thesisen_US
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze politiche e sociali::SOCIOLOGIA GENERALEen_US
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze politiche e sociali::SOCIOLOGIA GENERALEen_US
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze politiche e sociali::Social Work & Social Policyen_US
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze politiche e sociali::Social Work & Social Policyen_US
dc.subject.anagraferoma3Scienze politiche e socialien_US
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Scienze della Formazione*
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
item.fulltextWith Fulltext-
Appears in Collections:Dipartimento di Scienze della Formazione
T - Tesi di dottorato
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