Adeegso tilmaantan si aad u carrabbaabdo ama ugu samayso link qoraalkan
http://hdl.handle.net/2307/40677
Cinwaan: | Leggersi e riconoscersi nella letteratura per l'infanzia al femminile : itinerari di libertà tra il canone classico e le nuove tendenze | Qore: | Alfonsi, Marianna | Tifaftire: | Cantatore, Lorenzo Borruso, Francesca |
Ereyga furaha: | LETTERATURA PER L'INFANZIA EDUCAZIONE FEMMINILE EMANCIPAZIONE LETTURA LIBERTA' |
Taariikhda qoraalka: | 14-Nov-2017 | Tifaftire: | Università degli studi Roma Tre | Abstract: | La ricerca intreccia gli studi sull’educazione di genere, e sulla storia dell’educazione di genere, agli studi di letteratura per l’infanzia, anche in questo caso esaminata dal suo punto di vista storico. Alla base dell’analisi, partendo dalle riflessioni sulle potenzialità della lettura e dell’immaginario letterario emerse dagli studi di importanti studiosi (A. Chambers, J. Bruner, M. Nussbaum), si pone l’ipotesi secondo la quale la letteratura dedicata all’infanzia sia uno strumento di libertà e, quindi, di emancipazione. Centro e oggetto di analisi è rappresentato dall’universo femminile, che nella seconda parte del lavoro si apre, in un’ottica relazionale, al maschile aprendo la riflessione verso un orientamento di genere, comprendente il maschile e il femminile, il bambino e la bambina. Ci si chiede quale ruolo ha avuto la letteratura, e la letteratura per l’infanzia, nella liberazione ed emancipazione della donna e della bambina da una situazione di emarginazione e di silenzio, interrogativo cui fa seguito un’ulteriore domanda di ricerca: può la lettura emancipare? Il lavoro allora percorre l’analisi della letteratura dedicata all’infanzia scritta da donne con protagoniste femminili in un arco di tempo che copre quasi due secoli, dal secondo Ottocento a oggi. La scelta di orientare lo sguardo sulla bambine è stata dettata dalla loro esclusione da questa zona di possibilità immaginifica e reale rappresentata dalla lettura di testi letterari. Solo nella seconda metà dell’Ottocento, con l’ingresso delle bambine nel canale formativo ufficiale, si apriranno anche per le bambine le porte di nuovi orizzonti. Attraverso l’analisi letteraria si traccia così un itinerario di libertà che in un gioco di rimandi esperienziali tra lettrice e scrittrice, e ancor prima tra vita e scrittura, permette di definire chiaramente un percorso che porta la bambina letteraria, e gradualmente la bambina reale, verso la riappropriazione di sé, verso un’autodefinizione identitaria. Si analizzano i grandi classici otto-novecenteschi della letteratura a firma femminile con protagoniste bambine per approdare alla metà del Novecento, dove le bambine nordiche, BIbi e Pippi Calzelunghe, stravolgono il modello di infanzia femminile e con esso qualcosa muta nell’idea stessa di letteratura dedicata all’infanzia e, ancor più, in quella dedicata all’infanzia femminile. L’itinerario di libertà che coinvolge parallelamente la letteratura e la storia delle bambine trova un punto di svolta negli anni Settanta del Novecento, al punto che è possibile parlare di una rottura storico-epistemologica, rappresentata da un lato dal femminismo dall’altro da un testo specifico che dà nuova luce all’educazione delle bambine. È l’opera di Elena Gianini Belotti Dalla parte della bambine a definire nuove chiavi interpretative per disvelare i condizionamenti che da più parti, ivi compresa la letteratura per l’infanzia, conducono la bambina ad un destino e ad una identità predefinita. È l’analisi belottiana a guidare l’indagine nell’ultima parte del lavoro, in cui si analizza la letteratura proposta oggi a bambini e bambine. È stato necessario in questa fase prendere in considerazione l’aspetto legislativo, essendo oggi le questioni di genere attuali e molto dibattute, proponendo un’analisi della legislazione che propone l’inserimento dell’educazione di genere tra le mura scolastiche. I libri, così come le idee, sono stati posti sotto attacco e quindi è stato doveroso prendere in considerazione le implicazioni di cui si carica oggi un discorso di genere sulla letteratura. Nelle conclusioni così il discorso si allarga comprendendo un nuovo itinerario di libertà che oggi riguarda l’infanzia tutta, maschie e femminile, in un percorso che conduca i bambini, anche attraverso la letteratura a loro dedicata, alla libera espressione e alla libera definizione del proprio sé, oltre gli stereotipi. | URI : | http://hdl.handle.net/2307/40677 | Xuquuqda Gelitaanka: | info:eu-repo/semantics/openAccess |
Wuxuu ka dhex muuqdaa ururinnada: | Dipartimento di Scienze della Formazione T - Tesi di dottorato |
Fayl ku dhex jira qoraalkan:
Fayl | Sifayn | Baac | Fayl | |
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