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http://hdl.handle.net/2307/40550
DC Field | Value | Language |
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dc.contributor.advisor | FERRARO, DOMENICO | - |
dc.contributor.advisor | Moreau, Pierre-François | - |
dc.contributor.author | DE BASTIANI, MARTA LIBERTÀ | - |
dc.date.accessioned | 2021-12-24T09:41:26Z | - |
dc.date.available | 2021-12-24T09:41:26Z | - |
dc.date.issued | 2019-06-29 | - |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/2307/40550 | - |
dc.description.abstract | Nella lettera 56 Spinoza non riconosce l’autorità degli antichi, incitando il suo interlocutore a pensare autonomamente, sulla base della propria ragione. Tuttavia, nonostante questa radicale presa di posizione, Spinoza cita, fa riferimenti e propone esempi, di cui la maggioranza sono estratti dagli storici latini; sembra prendere sul serio le parole di Tacito, Curzio Rufo, Sallustio, etc. e le storie di cui sono narratori, fino al punto da affermare, nel TP, che «nessuno che abbia letto le Storie» – ovvero l’opera di Tacito – può ignorare la correttezza della sua argomentazione. In questa tesi, mi interrogo su questa – apparente – contraddizione. Attraverso un percorso che si articola in quattro sezioni, intendo dimostrare quale sia l’uso che Spinoza fa delle proprie fonti e quale funzione esse assolvono nell’architettura della sua filosofia politica. Ogni sezione è dedicata a un aspetto diverso di questo rapporto: la prima, alla formazione latina di Spinoza, al contesto culturale in cui egli s’inscrive e al sistema di citazione nell’Età moderna. Nella seconda, mostro l’esistenza di una corrente politica filo-monarchica, il Tacitismo, i cui scritti erano comporti per la maggior parte di citazioni degli storici latini; Spinoza si scontra con il Tacitismo – come spiego nella terza sezione – dando alle parole degli antichi un senso completamente differente. Il ruolo delle citazioni, nondimeno, non si riduce alla funzione polemica. Diversamente, le citazioni, i riferimenti e gli esempi assolvono quattro funzioni: retorica, confermativa, polemica e antropologica; quest’ultima indica che le parole e i racconti degli storici fanno parte appieno della filosofia politica spinoziana. Infine, la quarta sezione determina i ruoli che le narrazioni e le storie giocano in una filosofia politica che vuole essere, al contempo, scientifica e pragmatica. | en_US |
dc.language.iso | it | en_US |
dc.publisher | Università degli studi Roma Tre | en_US |
dc.subject | SPINOZA | en_US |
dc.subject | STORICI LATINI | en_US |
dc.title | SPINOZA E GLI STORICI LATINI. L'USO DI STORIE, CITAZIONI ED ESEMPI NELLA FILOSOFIA POLITICA SPINOZIANA | en_US |
dc.type | Doctoral Thesis | en_US |
dc.subject.miur | Settori Disciplinari MIUR::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche | en_US |
dc.subject.isicrui | Categorie ISI-CRUI::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche | en_US |
dc.rights.accessrights | info:eu-repo/semantics/openAccess | - |
dc.description.romatrecurrent | Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo | * |
item.grantfulltext | restricted | - |
item.languageiso639-1 | other | - |
item.fulltext | With Fulltext | - |
Appears in Collections: | Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo T - Tesi di dottorato |
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