Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/40535
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dc.contributor.advisorSandulli, Maria Alessandra-
dc.contributor.authorStrazza, Giordana-
dc.date.accessioned2021-12-17T14:38:41Z-
dc.date.available2021-12-17T14:38:41Z-
dc.date.issued2017-04-20-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/40535-
dc.description.abstractLa globalizzazione dei mercati e l’interdipendenza dei sistemi economici hanno accentuato il ruolo della “buona Amministrazione” quale fattore decisivo per la competitività e per le opportunità di sviluppo delle economie nazionali. Le istituzioni, infatti, sono in grado di indirizzare le scelte degli operatori economici sostenendo finanziariamente gli investimenti delle imprese, modificando il contesto ambientale in cui queste ultime operano (per esempio, in termini di infrastrutture), fissando le regole e le procedure per l’autorizzazione all’esercizio delle attività e per il loro legittimo svolgimento. Al contempo, le crisi – politico-istituzionale ed economico-finanziaria – che hanno caratterizzato l’ultimo decennio hanno messo in discussione il rapporto tra autorità sovranazionali, Stato, società e mercato. In questa fase di trasformazione strutturale è stata avvertita l’esigenza di ridefinire le dimensioni e i paradigmi operativi del settore pubblico. L’amministrato ha l’esigenza di relazionarsi con una p.A. “affidabile” che sia in grado di agire in tempi congrui, ma anche di garantire la ragionevole prevedibilità dei processi decisionali e la stabilità/resistenza dei loro effetti. Spesso chi intraprende un’attività economico-privata ha la percezione di essere “ostaggio” della burocrazia, intrappolato in adempimenti poco chiari e in balia di inefficienze organizzative. D’altro canto, non è infrequente una certa diffidenza della stessa p.A. nei confronti dell’operatore economico. Si tratta di un contesto che frena gli investimenti e, parallelamente, favorisce l’illegalità, aumentando il livello di corruzione e di economia sommersa. Semplificazione, liberalizzazione e crescita divengono, quindi, un “unicum” inscindibile e il “leitmotiv” della legge 7 agosto 2015, n. 124 (c.d. “legge Madia”) che si è posta l'obiettivo, impegnativo e ambizioso, di ridisegnare in profondità le strutture e l’azione della pubblica Amministrazione, intervenendo sulla disciplina generale del procedimento e dell’atto amministrativo prevista dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treen_US
dc.subjectsemplificazioneen_US
dc.subjectliberalizzazioneen_US
dc.subjectbuona Amministrazioneen_US
dc.subjectlegge Madiaen_US
dc.subjectriformaen_US
dc.subjectinvestimentien_US
dc.subjectcompetitivitàen_US
dc.titleSEMPLIFICARE E LIBERALIZZARE: IL RAPPORTO TRA P.A. E OPERATORE ECONOMICO DOPO "LA RIFORMA MADIA"en_US
dc.typeDoctoral Thesisen_US
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze giuridiche::DIRITTO AMMINISTRATIVOen_US
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze giuridicheen_US
dc.subject.anagraferoma3Scienze giuridicheen_US
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Giurisprudenza*
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
item.fulltextWith Fulltext-
Appears in Collections:Dipartimento di Giurisprudenza
T - Tesi di dottorato
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