Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/2307/40391
Titolo: L'Instituzione di Alessandro Piccolomini. Un testo della pedagogia cortigiana rinascimentale
Autori: D'Amante, Maria Francesca
Relatore: Mattei, Francesco
Data di pubblicazione: 13-apr-2018
Editore: Università degli studi Roma Tre
Abstract: Tra Quattrocento e Cinquecento, la preoccupazione degli umanisti per l’educazione li condusse a dedicare la scrittura alla compilazione di manuali pedagogici per la institutio del giovane nobile. La formazione dell’aristocrazia nel Rinascimento passò attraverso i trattati di educazione che raccoglievano insegnamenti circa la politica, l’economia, la conversazione, la vita coniugale, la vita familiare, la virtù, l’amicizia, e tanti altri importanti temi per insegnare a vivere moralmente e civilmente. E perché l’esortazione alla vita morale e civile risultasse davvero efficace facendo presa sulla nobile famiglia e sul figlio, veniva corredata di un’appetibile ricompensa, nella maggioranza dei casi consistente nella felicità suprema dell’uomo e nella sua perfezione. È questa la felicità terrena che Alessandro Piccolomini prospettò al piccolo Alessandro Colombini nell’opera a lui dedicata, L’institutione di tutta la vita dell’huomo nato nobile e in città libera. Il trattato esalta una vita felice all’insegna dell’onore e della virtù, venne scritto appositamente per l’educazione del nobile fanciullo e a questi dato in dono in occasione di battesimo, per guidarlo nel conseguimento della felicità e della perfezione in vita terrena, disponendolo anche a quella futura. Gli obiettivi di questa ricerca si delineano su due sentieri paralleli che confluiscono sul terreno comune di una lettura pedagogica dell’opera: da una parte si procede con l’analisi filologica del testo in volgare e dunque con la trascrizione di questo nelle sue parti più salienti, al fine di presentare al lettore una trascrizione del testo organica e comprensibile sul tema specifico del trattato; dall’altra, partendo da un’approfondita analisi del sistema educativo umanistico, si esaminano con minuziosità i Libri componenti l’opera e si estraggono da essa tutti i temi portanti di questo discorso educativo che si presenta come un inno alla felicità civile dell’uomo nobile. Alessandro Piccolomini, letterato senese di spicco nel panorama nazionale del Rinascimento, con questa sua opera del 1542, un manuale di educazione “tratto dalle viscere di Aristotele e di Platone”, celebra i più importanti paradigmi della cultura umanistica, riassume in modo originale il tentativo di una rinnovata elaborazione e volgarizzazione del problema morale nel Cinquecento e s’inserisce nel corposo filone dei testi di institutio, tutti accomunati da precise componenti strutturali quali il mittente, il destinatario, la forma discorsiva, il contesto culturale e politico, gli obiettivi formativi, la formula pedagogica (prescrittiva e normativa), la figura del precettore, il suo essere funzionale e performativa, la strategia enciclopedica e precettistica.
URI: http://hdl.handle.net/2307/40391
Diritti di Accesso: info:eu-repo/semantics/openAccess
È visualizzato nelle collezioni:Dipartimento di Scienze della Formazione
T - Tesi di dottorato

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