Adeegso tilmaantan si aad u carrabbaabdo ama ugu samayso link qoraalkan http://hdl.handle.net/2307/40342
Cinwaan: La lingua di Chiari commediografo, con un’edizione commentata de La Marianna, o sia l’Orfana
Qore: Testa, Andrea
Tifaftire: Giovanardi, Claudio
Ereyga furaha: Pietro Chiari
La Marianna
analisi linguistica
Taariikhda qoraalka: 23-Mar-2018
Tifaftire: Università degli studi Roma Tre
Abstract: La tesi di dottorato intende offrire uno studio sulla lingua del teatro in prosa di Pietro Chiari, focalizzando l’attenzione su un dittico di commedie in prosa rappresentate a Venezia durante la stagione teatrale 1750-1751. Le due opere su cui è incentrato il lavoro di ricerca sono La Marianna, o sia l’Orfana e La Marianna, o sia l’Orfana riconosciuta, che il commediografo bresciano ricavò da un fortunato romanzo del tempo di Pierre de Marivaux, intitolato La vie de Marianne ou les Aventures de Madame la comtesse de ***, tradotto in italiano da autore anonimo e pubblicato anch’esso a Venezia nel 1746. L’obiettivo finale del lavoro è stato quello di allestire un’edizione commentata della prima commedia del dittico della Marianna. La tesi consta di due sezioni: la prima parte (composta di tre capitoli) è dedicata a un inquadramento generale dell’autore nel panorama letterario settecentesco e allo studio della lingua delle due commedie di Chiari; la seconda sezione è invece dedicata all’edizione della commedia. Il primo capitolo si sofferma sulla querelle teatrale che vide contrapposti i tre maggiori commediografi dell’area veneziana del secondo Settecento italiano, ovvero Goldoni, Chiari e Carlo Gozzi. Tale contesa conobbe due diverse fasi: la prima (1754-1757) vide fronteggiarsi i fautori delle idee di Chiari contro i sostenitori di Goldoni; la seconda, che durò cinque anni, segnò invece l’accesa disputa tra gli Accademici Granelleschi (fra i quali si stagliò il conte Gozzi) contro i primi due contendenti. Il secondo capitolo analizza l’esperienza drammaturgica di Chiari, ponendo particolare attenzione all’ideologia teatrale dell’autore, mettendo così in luce la metamorfosi del pensiero del commediografo tra la prima e la seconda fase del suo teatro. Il terzo capitolo è invece riservato all’analisi della lingua del dittico della Marianna. L’esame linguistico si è articolato sui tradizionali livelli di indagine (fonologia, morfologia, sintassi, lessico e formazione delle parole, testualità). Lo studio ha messo in luce il ricorso a numerosi artifici sintattici e stilistici e la non sempre facile convivenza tra letterarietà e colloquialità. La seconda sezione della tesi è introdotta dal capitolo dedicato alla collatio tra i due testimoni a stampa che tramandano il testo de La Marianna, o sia l’Orfana. Considerata l’assenza di manoscritti autografi che tramandino l’opera di Chiari, questo capitolo illustra i risultati emersi dal confronto filologico tra l’editio princeps pubblicata a Venezia nel 1752 (per i tipi di Angelo Pasinelli) e un’edizione della medesima commedia, pubblicata anonima circa un anno prima dall’editore Modesto Fenzo e con un titolo differente: L’Orfana, o sia la forza della virtù. Il testo della commedia, infine, è restituito con il corredo di un doppio livello di apparato: le varianti testuali dei due esemplari che tramandano l’opera sono riportate a piè di pagina; le note di commento linguistico-stilistico sono invece riportate in fondo al testo della commedia.
URI : http://hdl.handle.net/2307/40342
Xuquuqda Gelitaanka: info:eu-repo/semantics/openAccess
Wuxuu ka dhex muuqdaa ururinnada:Dipartimento di Studi Umanistici
T - Tesi di dottorato

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