Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/3989
Title: Analisi dei fattori di pericolosità geologica presenti nella città di Roma attraverso l'esame di alcuni casi di studio
Authors: Corazza, Angelo
Advisor: Parotto, Maurizio
Keywords: Roma
aree urbane
geologia
idrogeologia
Issue Date: 2-May-2012
Publisher: Università degli studi Roma Tre
Abstract: Nell’ambito del dottorato è stata approfondita l’analisi di alcuni fattori di pericolosità geologica legati a movimenti gravitativi e alla presenza di falde idriche superficiali attraverso l’esame di casi di studio per i quali si era in grado di ricostruire un quadro conoscitivo di dettaglio. Il reperimento di una ingente mole di dati geognostici e la disponibilità di dati interferometrici satellitari ha permesso infatti di utilizzare metodi di analisi che hanno integrato approcci di tipo storico, con quelli convenzionali di tipo geologico-tecnico, anche con modellazioni matematiche, fino a quelli tecnologicamente più evoluti tramite il remote sensing. Gli studi sono stati condotti anche partecipando al “Progetto UrbiSIT” che l’Istituto di Geoingegneria e Geologia Ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche sta realizzando per conto del Dipartimento della protezione civile con l’obiettivo di definire metodologie e realizzare prodotti operativi per la gestione della pericolosità geologica e per la microzonazione sismica in aree urbane. L’attività di ricerca svolta, oltre a permettere un approfondimento dell’analisi di alcuni dei fattori di pericolosità geologica noti per l’area romana, quali subsidenza, sprofondamenti legati a cavità sotterranee e frane, ha consentito di individuarne altri legati alle dinamiche idrogeologiche presenti nelle valli alluvionali del Tevere e dei suoi affluenti in grado di ingenerare, se non debitamente studiate nella fase di progettazione di opere in sotterraneo (metropolitane, parcheggi, reti di servizi etc), problemi anche gravi alle strutture in fase di costruzione e/o ai fabbricati adiacenti a tali strutture. L’attività ha riguardato in una prima fase problematiche di carattere generale con l’esame delle dinamiche geologiche ed idrogeologiche esistenti nelle piane alluvionali della città e degli sprofondamenti causati nell’area urbana da cavità sotterranee di origine antropica, principalmente cave nel sottosuolo per l’estrazione di materiali da costruzione. Nel primo caso è stata esaminata la pianura alluvionale del Tevere nel centro storico, nella zona di Campo Marzio e Prati, individuando e analizzando nel dettaglio i fattori di rischio legati alla presenza: a) di falde idriche in pressione collegate idraulicamente al fiume e di falde idriche molto superficiali nei terreni di riporto; b) di terreni molto compressibili. Sono stati poi esaminati due casi di studio particolari relativi alle interferenze tra edifici e terreni alluvionali: quello relativo ai possibili impatti sulle falde idriche sotterranee, in particolare quella contenuta nei terreni di riporto, dovuti alla costruzione del parcheggio sotterraneo del Nuovo Mercato Trionfale, situato nel tratto terminale di uno dei paleo affluenti di destra del Tevere e quello relativo ai cedimenti differenziali riscontrabili in un antico monumento romano come il Septizodium . Nel secondo caso sono stati esaminati in maniera incrociata i dati sui dissesti provocati da cavità sotterrane e i dati delle osservazioni da satellite al fine di individuare possibili movimenti precursori degli sprofondamenti. Sono stati in particolare analizzate le situazioni relative ai dissesti avvenuti a Roma tra il 1992 e oggi, periodo per il quale esiste la copertura di dati satellitari, esaminando in particolare il caso di studio relativo alla voragine avvenuta nel 2008 a Via Galatea. La ricerca si è quindi concentrata sullo studio del colle Palatino e aree limitrofe, case history principale dell’attività di ricerca svolta, in quanto in tale zona sussistono molteplici fattori di instabilità, quali frane, cavità sotterranee, cedimenti in terreni alluvionali, e in quanto nell’ambito del Progetto Urbisit si sono resi disponibili una grande mole di dati geologici, geotecnici, geofisici, nonché di dati radar satellitari, che hanno permesso di adoperare metodologie di studio integrate che posso essere utilizzate per l’analisi dei rischi geologici anche in altre zone dell’area urbana. Nell’ambito delle ricerche svolte sono stati più volte utilizzati dati interferometrici satellitari che sono stati messi a disposizione per le attività del presente dottorato dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Gli studi eseguiti in zone urbane a forte complessità, quali quelle esaminate nei casi di studio, hanno permesso di verificare l’importanza e l’efficacia di metodologie di studio che integrino i dati storici, i dati geologico-tecnici e quelli di remote sensing. La valutazione delle trasformazioni del territorio basata sull’uso delle fonti e della cartografia storica risulta di fondamentale importanza per inquadrare correttamente le problematiche alla luce dei caratteri fisici originari e delle modifiche apportate dall’uomo dall’antichità fino ad oggi. L’assetto stratigrafico del sottosuolo delle aree urbane, comprendendo anche i terreni di riporto, ha una complessità tale che la sua ricostruzione è possibile solo con indagini geognostiche e geofisiche di dettaglio, adeguatamente progettate e realizzate. L’interferometria rappresenta sicuramente uno degli strumenti da utilizzare per il futuro vista la capacità delle acquisizioni radar satellitari di discriminare in vaste aree spostamenti dell’ordine di pochi mm/anno, altrimenti difficilmente rilevabili in zone fortemente urbanizzate. Solo attraverso l’uso degli approcci sopra descritti, supportati se del caso anche da modellazioni matematiche, si possono acquisire informazioni attendibili e utili alla definizione del modello geologico, geotecnico e idrogeologico da mettere alla base della progettazione di nuove opere in contesti altamente vulnerabili come quelli delle aree fortemente urbanizzate.
URI: http://hdl.handle.net/2307/3989
Access Rights: info:eu-repo/semantics/openAccess
Appears in Collections:X_Dipartimento di Scienze geologiche
T - Tesi di dottorato

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