Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/6014
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dc.contributor.advisorSerges, Giovanni-
dc.contributor.authorPace, Leonardo-
dc.date.accessioned2018-07-12T13:32:34Z-
dc.date.available2018-07-12T13:32:34Z-
dc.date.issued2016-05-16-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/6014-
dc.description.abstractL’Autore indaga il particolare fenomeno degli automatismi legislativi nella giurisprudenza costituzionale, riferendosi, con tale espressione, a quelle norme dichiarate incostituzionali in quanto il rigido rapporto di consequenzialità tra protasi e apodosi (se a allora deve essere b) risulta comprimere irragionevolmente un diritto. L’analisi dell’ampio corpus giurisprudenziale è svolta dividendo le decisioni della Corte costituzionale in due grandi gruppi: il primo che comprende le sentenze nelle quali la valutazione di costituzionalità è condotta sulle basi razionali della disciplina delle rigide previsioni di legge; il secondo avente ad oggetto quelle decisioni nelle quali la Corte ha superato l’automatismo legale, poiché la normativa, seppur in assoluto – e per sua espressa ammissione – non incostituzionale, risultava assolutamente inidonea all’adeguata e concreta tutela di un principio costituzionale. Decisioni, queste ultime, che per la maggior parte, e non a caso, fanno applicazione del principio del preminente interesse del minore ed arrivano a sanzionare l’inadeguatezza della norma rispetto al caso concreto. In tale contesto, trova spazio anche l’analisi del diverso ruolo che il fatto assume nelle due sotto-categorie utilizzate. Nella parte centrale dello studio l’Autore propone una lettura unitaria del fenomeno, muovendo dalla convinzione che la giurisprudenza costituzionale studiata affermi la necessità che il soggetto chiamato ad applicare il diritto debba sempre poter connotare, ovverosia comprendere, le caratteristiche particolari ed accidentali del caso concreto al fine di evitare applicazioni irragionevoli della norma. Nell’ultima parte viene illustrato il peso che, nell’intera vicenda, ha il principio di supremazia costituzionale, il quale, operando come forma di delegittimazione della legalità legale, induce a riconsiderare quelle teorie che da tempo configurano la legislazione un’attività funzionalizzata allo sviluppo e all’attuazione della Costituzione. Il lavoro si chiude con l’indicazione delle implicazioni che il tema ha sulla teoria costituzionale e in particolar modo su una teoria che si fonda su una visione assiologicamente orientata dell’ordinamento.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.subjectGiustizia costituzionaleit_IT
dc.subjectAutomatismi legislativiit_IT
dc.subjectDiritti fondamentaliit_IT
dc.titleGli automatismi legislativi nella giurisprudenza costituzionaleit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze giuridiche::DIRITTO COSTITUZIONALEit_IT
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze giuridiche::Lawit_IT
dc.subject.anagraferoma3Scienze giuridicheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Giurisprudenza*
item.grantfulltextrestricted-
item.fulltextWith Fulltext-
item.languageiso639-1other-
Appears in Collections:Dipartimento di Giurisprudenza
T - Tesi di dottorato
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