Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/578
Title: Il diritto all'integrità psicofisica nel rapporto di lavoro
Authors: Ferri, Maria Gabriella
Advisor: Proia, Giampiero
Issue Date: 26-Mar-2010
Publisher: Università degli studi Roma Tre
Abstract: Poco più di cento anni fa, nel Contratto di lavoro nel diritto positivo italiano, Lodovico Barassi affermava che il datore di lavoro ha l’obbligo di “fornire un ambiente sano di lavoro e buoni istromenti di lavoro”. In una successiva edizione della sua opera, lo stesso Autore qualificava come cooperazione tale comportamento del datore e affermava che il lavoratore ha il diritto di esigere quella cooperazione. La citazione dal volume di Barassi, ritenuto uno dei fondatori della materia giuslavorista, vale a dare una dimensione storico-temporale all’argomento di questa trattazione, posto che, oggi come allora, la finalità della salvaguardia dell’integrità della persona che lavora, costituisce la ratio del diritto del lavoro. Soprattutto, tale citazione, rende l’idea di come il diritto del lavoro e, nello specifico l’argomento di questa trattazione, sia oggetto di un’evoluzione sempre in atto che coinvolge non solo la legislazione, ma anche la dottrina e la giurisprudenza; quest’ultima, in particolare, grazie al contato diretto con la materia, possiede quella sensibilità che l’ha resa capace di interagire dinamicamente con l’organizzazione produttiva, con i rapporti di lavoro e con l’evolversi della coscienza sociale, consentendole, talvolta, anche di colmare i vuoti di una normativa che, per ovvie ragioni, non può mai essere completamente esaustiva. Nello sviluppo di queste riflessioni, pertanto, premessi brevi cenni alla tutela dell’ambiente di lavoro nell’evoluzione del quadro normativo, ho ritenuto di incentrare il discorso su quella disposizione di legge, l’art. 2087 Cod. Civ., che, oggi come allora, rappresenta la “norma di chiusura del sistema antinfortunistico” e, pertanto, la norma fondamentale per la tutela della salute (nel suo più ampio concetto) della persona che lavora. Peraltro, nell’analisi della disposizione codicistica, partendo da quelle letture e/o interpretazioni della norma di carattere riduttivo o tendenzialmente compromissorio, ho cercato di sottolineare i passaggi più importanti di quel processo di valorizzazione della norma medesima, processo che l’ha condotta ad essere considerata, non solo “norma di chiusura del sistema antinfortunistico”, ma anche “norma di chiusura” di tutto un sistema predisposto a tutela della “personalità morale” del prestatore di lavoro. Da qui, la necessaria trattazione di un fenomeno, il mobbing, riferibile ad una realtà sempre esistita nel mondo giuridico (Mazzamuto scrive, infatti, che “la sofferenza della condizione umana è antica quanto il mondo”), ma che, nel corso degli ultimi vent’anni è divenuto oggetto di un’attenzione tale, da rendere, superflua qualsiasi ulteriore osservazione e che, ciononostante, alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali, presenta degli aspetti di indubbio interesse per chi è alla ricerca di una propria definizione della relativa fattispecie. Infine, il lavoro si conclude soffermandosi su taluni aspetti dei rimedi predisposti a tutela dell’integrità psicofisica della persona che lavora. Rimedi di tipo risarcitorio, con particolare riferimento alla nuova configurazione del sistema della responsabilità civile a seguito del recente intervento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione; rimedi, soprattutto, di tipo attuativo, volti ad una più congrua utilizzazione dell’art. 2087 Cod. Civ. nella sua reale portata: quella prevenzionistica. Ciò, non certo nell’ottica di sminuire l’importanza della tutela risarcitoria, bensì di valorizzare un sistema volto ad ottenere la predisposizione delle misure necessarie alla salvaguardia o alla promozione di un ambiente di lavoro sicuro e, conseguentemente, ad esaltare la rinnovata centralità della persona che lavora e che rifiuta l’idea di compensation quale esclusivo strumento di tutela.
URI: http://hdl.handle.net/2307/578
Appears in Collections:X_Dipartimento di Diritto dell'Economia ed Analisi Economica delle Istituzioni
T - Tesi di dottorato

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