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http://hdl.handle.net/2307/576
DC Field | Value | Language |
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dc.contributor.advisor | Cozzoli, Adele Teresa | - |
dc.contributor.author | Sonnino, Maurizio | - |
dc.date.accessioned | 2011-08-04T13:01:26Z | - |
dc.date.available | 2011-08-04T13:01:26Z | - |
dc.date.issued | 2010-04-26 | - |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/2307/576 | - |
dc.description.abstract | Nell'Eretteo di Euripide viene trattata la saga del principe tracio Eumolpo, figlio di Poseidone, giunto in Grecia per strappare il controllo dell'Attica al re di Atene Eretteo, che, per contrastarlo, non esita a immolare la propria figlia, vittima richiesta dagli déi per accordare la loro protezione alla polis ateniese. Il motivo leggendario del sacrificio umano è, a sua volta, confuso nel dramma con l’episodio del suicidio delle due sorelle dell’Eretteide immolata, che, con tale gesto, intendono vendicarsi dei propri genitori, colpevoli di non aver esitato a sacrificare la sorella pur di soccorrere la patria. Di tale tragedia euripidea, nota per frammenti, si propone una nuova edizione critica, frutto, principalmente, di un riesame del PapSorb 2328, un frammento di una copia della tragedia vergata nel III sec. a.C., contenente un centinaio di versi recitativi e lirici provenienti dalla conclusione del dramma. Tale testo, per la precisione, viene qui riproposto in una forma decisamente più integra di quanto sia stato possibile fare nelle edizioni a tutt’oggi pubblicate, vuoi per il reinserimento, in corrispondenza delle rr. 8-9, di un frammento di tradizione indiretta le cui tracce abrase sono state identificate sul papiro grazie all’uso delle foto digitalizzate al computer; vuoi perché, per ragioni evidenziate nel commento, è stato possibile ricostituire il testo delle rr. 35-44 in una forma decisamente più integra di quanto si è fatto finora. Ovviamente, l’edizione critica comprende anche gli altri frammenti noti per tradizione indiretta, per i quali si è compiuto, oltre al riesame delle più recenti e aggiornate edizione critiche dei testimoni, anche un’ispezione completa di tutte le edizioni pubblicate dal ‘500 in poi, onde rimediare spesso alle erronee attribuzioni di congetture tuttora presenti negli apparati critici delle precedenti edizioni dei frammenti euripidei. Frequenti i casi, sempre argomentati e giustificati nel commento, in cui è stato possibile “ripulire” i frammenti di tradizione indiretta da congetture, che ne snaturavano completamente il significato. Il lavoro risulta, nel suo complesso, così strutturato: A) Introduzione, a sua volta suddivisa nei seguenti venti paragrafi: 1) Prospettive metodologiche: orientamenti della ricerca euripidea dalla fine del '600 a oggi nello studio delle opere frammentarie. 2) Datazione dell'Eretteo: sui problemi posti dall’identificazione della data di rappresentazione dell’Eretteo, con nuove proposte. 3) Contenuto dell'Eretteo: sul contenuto dell’Eretteo. 4) L'Eretteo e la tradizione del Logos Epitaphios: sul problema del rapporto che lega il tema nazionalistico affrontato nell'Eretteo a quello presentato nel Logos Epitaphios, in cui pure era costume rievocare le vicende di Eretteo ed Eumolpo. 5) Mito e innovazione nell'Eretteo: sul grado di libertà con cui un poeta tragico poteva procedere al riadattamento di un mito. 6) Ione innanzi tutto: su una diversa versione della saga, in cui era lo straniero Ione (nipote di Eretteo), e non Eretteo stesso, a battersi contro Eumolpo e a ottenere, in cambio della sua vittoria, la corona ateniese che era stata un tempo del nonno Eretteo. Contrariamente alla communis opinio, per cui tale versione mitica, per il solo fatto di trovarsi in testimoni posteriori all'Eretteo (Strabone; Conone), sarebbe più recente della versione fornita da Euripide; si argomenta nel presente lavoro per quali ragioni si possa presumere che essa dovesse essere già nota a Ecateo di Mileto e, dunque, essere anteriore a Euripide. In particolare, si osserva che una versione del mito in cui il νόθος Ione (figlio dell'ateniese Creusa e dello straniero Xuto) salva Atene, divenendone il re, deve riflettere il filoionismo dell'Atene del VI sec. a.C. e l'atteggiamento dei Pisistratidi, favorevoli all'accesso alla cittadinanza ateniese di figli nati da matrimonio misto tra nobili ateniesi e stranieri. 7) L'arrivo di Eretteo: alla luce si quanto osservato nel precedente paragrafo, si sostiene che la versione del mito seguita da Euripide, in cui l'autoctono Eretteo (e non il semistraniero Ione) lotta contro Eumolpo, deve essere un aggiustamento in chiave democratica di un precedente mito incentrato su un eroe (Ione) di origine semistraniera, soccorritore di Atene. 8) Eumolpo: ricostruzione di diversi filoni della leggenda di Eumolpo, con la distinzione di due diverse caratterizzazioni: Eumolpo eleusino, pio sacerdote, e Eumolpo tracio, figlio di Poseidone e Chione, combattente ostile ad Atene. Digressioni sul personaggio di Immarado, che compare in alcune versioni della saga. 9) Eretteo come prefigurazione della guerra persiana: sui legami tra la versione dell’Eretteo fornita da Euripide e i motivi della propaganda nazionalista ateniese. 10) Iacintidi-spartane e Iacintidi Eretteidi: si rileva come, in un mito anteriore al V sec. a.C., le Iacintidi-Eretteidi fossero identificate con le figlie dello spartano Iacinto, sacrificate dal padre per garantire la salvezza di Atene. Se ne desume che, se nell'Eretteo esse figurano come figlie dell'autoctono Eretteo, ciò è dovuto al fenomeno, già rilevato nel caso della variante 'Ione/Eretteo', per cui miti ateniesi del VI sec. a.C., aventi come eroi personaggi di origine (semi)straniera, vengono corretti in modo tale che il protagonista divenga un autoctono ateniese. 11) Testimonianze pure e impure: sulla cernita delle diverse testimonianze nella ricostituzione dell'Eretteo di Euripide. Vengono distinte le testimonianze “pure”, derivate esclusivamente dall’Eretteo di Euripide, dalle testimonianze “impure”, in cui materiale euripideo appare confuso con altro di diversa origine. 12) Fanodemo e il sepolcro delle Iacintidi: si sipiegano le ragioni che impediscono di far derivare dall’Eretteo di Euripide la testimonianza di Fanodemo sul mito di Eretteo e delle Iacintidi. 13) L'Eretteo: un dramma di unilaterale nazionalismo? Si contestano le interpretazioni ottocentesche dell’Eretteo come dramma di unilaterale nazionalismo, e si mostra come esse siano il risultato di un’indebita interpretazione della testimonianza di Licurgo sull’Eretteo. 14) Giocare con il logos epitaphios: si mostra in che modo Euripide, adattando alla forma drammatica un mito normalmente trattato nel logos epitaphios, avesse intenzionalmente problematicizzato e ribaltato il punto di vista ufficiale dell’Atene democratica, deformando intenzionalmente topoi propri del discorso funebre. 15) Sacrifici volontari e involontari: Euripide innovatore: si spiega per quale ragione la versione dell'Eretteo del sacrificio di una sola figlia seguito dal suicidio delle altre sorelle debba essere un'invenzione di Euripide, innovativa rispetto a una precedente versione ufficiale in cui tutte le Eretteidi venivano sacrificate dal padre. 16) Il successore di Eretteo: sull'identità del misterioso figlio di Eretteo di cui si parla in un frammento della tragedia e di cui si propone qui una nuova identificazione (Pandione). 17) L'acropoli/città dell'Eretteo: sulla gestione dello spazio scenico nell'Eretteo. 18) Una possibile rappresentazione vascolare dell'Eretteo: sulla possibilità di interpretare come rappresentazione dell'Eretteo una scena raffigurata su un vaso ritrovato a Policoro. 19) Tentativo di ricostruzione: sull'economia dell'Eretteo e sulla ricollocazione dei singoli frammenti superstiti. 20) Appendice: Eretteo e Fenicie: disamina critica dei tentativi di ricostruire situazioni dell'Eretteo partendo da un controverso riferimento a quel mito nelle Fenicie euripidee. B) TEP = Testimonia ad Eumolpum pertinentia È questa la prima raccolta completa di tutte le testimonianze relative al mito di Eumolpo, che consente di rendere conto della complessità di un mito che si sviluppa, sostanzialmente, in due varianti: a) Eumolpo pio sacerdote eleusino; b) Eumolpo tracio combattente, figlio di Poseidone e Chione. Le testimonianze, cui si fa riferimento nell'introduzione e nel commento con la sigla TEP, sono state organizzate tematicamente. All'interno di ogni sezione, le testimonianze compaiono in ordine cronologico. C) Euripidis Erechthei Quae Exstant Edizione critica dei frammenti dell’Eretteo di Euripide, condotta secondo i criteri suesposti. La numerazione dei framenti è nuova rispetto alle precedenti edizioni, tenendo conto della collocazione originaria qui ipotizzata. D) Commento Il commento ai singoli frammenti è incentrato, secondo la prassi invalsa nelle edizioni scientifiche, su questioni di carattere sia propriamente filologico-grammaticale, sia storicointerpretativo. Spesso, ove la complessità dell'argomento lo richieda, il commento ai frammenti è stato fatto precedere da un'ampia trattazione suddivisa in paragrafi, in cui si esaminano in maniera analitica questioni poste nell'Introduzione e qui meglio argomentate e sviluppate. E) Traduzione L’originale traduzione poetica dei frammenti dell’Eretteo qui fornita (endecasillabi sciolti, per la resa delle parti dialogate in trimetri giambici; endecasillabi e settenari liberamente rimati, per le sezioni liriche) è adeguata, chiaramente, al testo stabilito per questa nuova edizione. F) Tavole Raccolta di fotografie e tavole di vario tipo, discusse nell’Introduzione e nel Commento. G) BIBLIOGRAFIA La bibliografia risulta suddivisa in tre sezioni: 1) Lessici, Grammatiche, Opere di Consultazione; 2) Edizioni in ordine cronologico dei frammenti di Euripide e dell’Eretteo in particolare; 3) Bibliografia generale. H) Recentiorum Editionum Comparatio Numerorum Confronto tra la numerazione dei frammenti adottata in questa e nelle precedenti edizioni. I) Index Verborum Indice completo delle parole adoperate nei frammenti dell’Eretteo. Sono segnalati i casi di integrazione e correzione adottati per la prima volta nella presente edizione. L) Indice dei nomi e delle cose notevoli M) Indice delle particolarità grammaticali, metriche e stilistiche N) Indice dei passi estensivamente discussi. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.publisher | Università degli studi Roma Tre | it_IT |
dc.title | Euripidis Erechthei quae exstant : introduzione, testo critico, commento, traduzione. | it_IT |
dc.type | Doctoral Thesis | it_IT |
dc.subject.miur | Settori Disciplinari MIUR::Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche::LINGUA E LETTERATURA GRECA | it_IT |
dc.subject.miur | Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche | - |
dc.subject.isicrui | Categorie ISI-CRUI::Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche | it_IT |
dc.subject.isicrui | Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche | - |
dc.subject.anagraferoma3 | Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artistiche | it_IT |
local.test | test | - |
dc.description.romatrecurrent | Dipartimento di Studi sul mondo antico | * |
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item.fulltext | With Fulltext | - |
Appears in Collections: | X_Dipartimento di Studi sul mondo antico T - Tesi di dottorato |
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