Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/5096
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dc.contributor.advisorPaolucci, Giancarlo-
dc.contributor.advisorPucci, Sabrina-
dc.contributor.authorLaudato, Ciro-
dc.date.accessioned2016-07-27T14:43:22Z-
dc.date.available2016-07-27T14:43:22Z-
dc.date.issued2015-05-15-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/5096-
dc.description.abstractNate sulle ceneri delle antiche Corporazioni delle arti e dei mestieri, presenti nel periodo storico dei Comuni, le Camere di commercio sono istituzioni con una storia pluricentenaria. Con la costituzione della prima Camera di commercio, avvenuta a Marsiglia nel 1599, tali Enti hanno progressivamente ampliato le proprie funzioni, rappresentando non più esclusivamente gli interessi di mercanti e commercianti ma diventando delle istituzioni in gradi di coordinare e far sviluppare l’intera economia dei Paesi. Sebbene con caratteristiche peculiari che li rendono talvolta difficilmente confrontabili tra di loro, oggi, questi Enti, sotto la veste pubblica o privata, sono presenti in quasi tutti i Paesi del mondo. In Italia, le Camere di commercio, presenti in ciascun capoluogo di provincia, sono enti pubblici istituiti dallo Stato per lo svolgimento, nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, di funzioni di interesse generale per tutte le imprese, indipendentemente dal settore economico di appartenenza. Dapprima con la Legge di riordino n. 580 del 1993 ed in seguito con l’ultima riforma disposta con il Decreto legislativo n. 23 del 2010 è stata concessa agli Enti camerali maggiore autonomia rispetto al Governo statale ed una nuova centralità del ruolo svolto, grazie innanzitutto al trasferimento del Registro delle imprese. Ad esse è stata, inoltre, attribuita la potestà statutaria e la corrispondente autonomia finanziaria. Le funzioni svolte, puntualmente individuate dal legislatore, possono essere raggruppate in tre grandi gruppi: le funzioni di promozione e di supporto del mercato, le funzioni di regolamentazione e di controllo del mercato ed, infine, le funzioni amministrative, tra le quali si ricomprendono quelle relative alla tenuta del Registro delle imprese e degli altri albi e ruoli nonché le altre competenze nella fase di avvio delle attività economiche. Per le peculiari caratteristiche che le contraddistinguono, secondo il professor Hinna, “Le Camere di commercio sono dei centauri culturali: per metà amministrazioni pubbliche, quasi enti locali, ma per metà sono strutture quasi private per l’aria che si respira nei loro Consigli di amministrazione composti da imprenditori e per la pressione sui risultati esercitata dalle stesse imprese che a esse chiedono servizi e supporto. Sono certo amministrazioni, ma sono amministrazioni diverse con storie diverse, con profili professionali diversi che si confrontano con la domanda di efficienza delle imprese del settore privato; esse operano, anche se in monopolio, in concorrenza di immagine tra loro anche se sono distanti chilometri e hanno tutte una storia operativa quasi sempre segnata da passaggi non di burocrati, ma di imprenditori e professionisti che ne hanno scandito e sedimentato le stagioni organizzative. Elementi questi che non si riscontrano in altre amministrazioni”. D’altro canto, tuttavia, una nuova riforma delle Camere di commercio e dell’intero Sistema Camerale risulta evocata da più parti e sospinta, da un lato, dall’esigenza di alleggerire i costi sostenuti dalle imprese e dai cittadini, avviando quei processi, tanto auspicati, di spending review e, dall’altro, di rivedere e di riorganizzare gli assetti di governance e le funzioni al loro assegnate in modo da migliorare le proprie performance e contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese ovvero creando valore pubblico, per le imprese, per gli altri stakeholder e per l’intera collettività. In questo scenario si inserisce il presente lavoro che, articolato in cinque capitoli, ripercorre ed approfondisce gli aspetti salienti della gestione sia strategica che operativa delle Camere di commercio italiane ed accenna ai possibili scenari evolutivi alla luce delle attuali proposte di riforma che stanno tutt’ora animando il dibattito politico. Nel primo capitolo si espone l’evoluzione storica che ha interessato le Camere di commercio e si offre, attraverso la descrizione dettagliata della natura giuridica, delle finalità e degli organi istituzionali previsti, un inquadramento giuridico ed un posizionamento, di questi enti, all’interno delle pubbliche amministrazioni. Il capitolo si conclude, inoltre, con un’illustrazione degli altri soggetti che compongono, così come individuati dalla Legge n. 580 del 1993, il Sistema camerale italiano. Il secondo capitolo è dedicato, invece, alle descrizione della struttura organizzativa, del ruolo ricoperto all’interno del contesto territoriale di riferimento e delle funzioni espletate dalle Camere di commercio. Nel terzo capitolo, invece, si analizzano gli aspetti contabili e le modalità di rendicontazione dei risultati e delle altre performance programmate e conseguite nel corso dei vari esercizi, alla luce delle disposizioni contenute nel Regolamento di contabilità approvato con il D.P.R. n. 254 del 2005 e del Decreto legislativo n. 91 del 2011. Dopo aver delineato gli elementi caratteristici e le modalità di programmazione, di gestione e di rendicontazione delle Camere di commercio, si espongono, nel quarto capitolo, i risultati di diverse analisi compiute al fine di verificare e quantificare sia il servizio reso all’utenza finale che il valore creato per il sistema economico del Paese e per l’intera collettività. Il presente lavoro si completa, infine, con l’esame dei diversi cambiamenti che stanno interessando le Camere di commercio, a partire dagli ultimi interventi normativi approvati in tema di riduzione del diritto annuale e di assoggettamento al regime di tesoreria unica.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.subjectcamere commercioit_IT
dc.subjectpubblica amministrazioneit_IT
dc.subjectgovernanceit_IT
dc.titleLa gestione strategica ed operativa delle Camere di commercio. Verso un modello di governance accentrato: tra autonomia e coordinamento nazionaleit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze economiche e statistiche::ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESEit_IT
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze economiche e statistiche::Economicsit_IT
dc.subject.anagraferoma3Scienze economiche e statisticheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Studi Aziendali*
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
item.fulltextWith Fulltext-
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T - Tesi di dottorato
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