Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/5057
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dc.contributor.advisorMoro, Renato-
dc.contributor.authorFotia, Laura-
dc.date.accessioned2016-07-06T10:08:57Z-
dc.date.available2016-07-06T10:08:57Z-
dc.date.issued2015-07-15-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/5057-
dc.description.abstractNel periodo tra le due guerre mondiali i governi delle principali potenze assunsero piena consapevolezza dei benefici che sarebbero potuti derivare da un intervento specifico nel settore della promozione culturale all’estero. Il ricorso a forme di propaganda, politica o diplomazia culturale interessò allora, con modalità differenti, tanto democrazie rappresentative quanto governi autoritari e regimi totalitari. In questo contesto assume particolare importanza l’esperienza del regime fascista e del suo tentativo di “parlare al mondo intero”. Prendendo le mosse dal pionieristico articolo di Emilio Gentile su “l’emigrazione italiana in Argentina nella politica di espansione del nazionalismo e del fascismo”, pubblicato in Italia nel 1986, la riflessione su questi temi ha conosciuto un apprezzabile sviluppo, soprattutto negli ultimi anni. La crescita di interesse per la questione è stata determinata soprattutto dall’esigenza di approfondire ulteriormente le conoscenze relative ai rapporti tra l’Italia e un paese che, tra gli anni Trenta dell’800 e la fine degli anni Cinquanta del ‘900, accolse sul proprio territorio milioni di italiani, che andarono a costituire il gruppo etnico più importante del paese, dopo quello di origine spagnola. I diversi percorsi di ricerca su questi temi hanno portato a conclusioni non sempre convergenti, lasciando aperte una serie di problematiche su cui appare necessario continuare ad interrogarsi. E’ sembrata dunque utile un’indagine che, basandosi sull’esame di un insieme diversificato di fonti, che comprenda anche la parte ancora inedita della ricca documentazione custodita in fondi archivistici italiani e argentini, e materiale di altro tipo (stampa quotidiana, periodici, pubblicistica dell’epoca), avesse come obiettivo una ricostruzione dei principali aspetti della propaganda culturale realizzata a vari livelli dal fascismo italiano in Argentina. Attraverso l’utilizzo di queste fonti si è cercato quindi di mettere in evidenza gli aspetti ritenuti rilevanti, anche considerando questioni chiaramente connesse al tema oggetto di analisi, come ad esempio, le reazioni dei diversi settori della società argentina. Ad una riflessione su alcuni temi e problemi collegati all’emergere, negli ultimi anni, di uno specifico campo di studi dedicato all’esame di aspetti non esclusivamente politico-diplomatici della proiezione esterna del fascismo, è dedicata la prima parte del lavoro. Successivamente sono state esaminate in dettaglio le origini e l’evoluzione della politica culturale italiana in Argentina. Nell’ultima parte del lavoro è stata proposta un’analisi della percezione che il fascismo ha avuto, principalmente attraverso gli organi del ministero della Cultura Popolare, dell’azione propagandistica delle altre potenze in Argentina, focalizzando l’attenzione sulla visione fascista della politica culturale statunitense nella Repubblica. Nel periodo tra le due guerre, e in particolare negli anni Trenta, lo scontro ideologico con le potenze democratiche trovò un terreno privilegiato nella Repubblica sudamericana, nella quale persisteva la difesa formale dei principi democratici, ma si andava rafforzando un movimento nazionalista particolarmente sensibile al messaggio fascista. Si inseriva in questo contesto l’intensificazione di un sentimento anti-statunitense che, all’apparenza, sembrava poter offrire ulteriori spazi di manovra all’azione propagandistica del regime fascista. Il conflitto tra le due visioni proposte dall’Italia e dagli Stati Uniti ha rappresentato effettivamente un elemento rilevante nelle dinamiche politiche argentine di quegli anni. Dal punto di vista assunto in questa ricerca, è apparso dunque importante chiedersi come il fascismo italiano abbia percepito e valutato il crescente impegno statunitense nel campo della propaganda culturale in Argentina, e pertanto questo specifico aspetto è stato oggetto di attenzione particolare nell’ultima sezione del lavoro.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.subjectfascismoit_IT
dc.subjectpropagandait_IT
dc.subjectpolitica culturaleit_IT
dc.subjectArgentinait_IT
dc.titleLa politica culturale del fascismo in Argentina (1923-1940)it_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche::STORIA CONTEMPORANEAit_IT
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche::Historyit_IT
dc.subject.anagraferoma3Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artisticheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Scienze Politiche*
item.fulltextWith Fulltext-
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
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T - Tesi di dottorato
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