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http://hdl.handle.net/2307/5017
DC Field | Value | Language |
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dc.contributor.advisor | Colapietro, Carlo | - |
dc.contributor.author | Talini, Silvia | - |
dc.date.accessioned | 2016-07-01T13:58:30Z | - |
dc.date.available | 2016-07-01T13:58:30Z | - |
dc.date.issued | 2015-04-01 | - |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/2307/5017 | - |
dc.description.abstract | Il presente lavoro si propone di analizzare normativa e giurisprudenza in materia di esecuzione penale con il dichiarato fine di valutarne la compatibilità con i principi posti dal dettato costituzionale. Prendendo le mosse dalle funzioni storicamente attribuite alla pena - espresse nei postulati della Scuola Classica e Positiva - nella prima parte dell’elaborato vengono condotte ampie riflessioni intorno al principio di umanizzazione e al finalismo rieducativo della pena descritti nell’art. 27, comma 3 Cost. Dalle riflessioni a carattere generale riguardanti il dettato costituzionale, l’indagine si incentra sulla normativa penitenziaria attraverso l’analisi delle caratteristiche dell’attuale ordinamento penitenziario (l. 354/1975) e del regolamento di esecuzione (D.P.R. 230/2000). Analisi in cui emerge - nonostante i notevoli passi avanti compiuti dalla riforma del ’75 - la presenza di un legislatore spesso lontano dal compiere scelte costituzionalmente orientate e di frequente nascosto dietro ponderati silenzi, difficilmente conciliabili con il suo mandato costituzionale. A fronte del quadro normativo descritto nel capitolo d’apertura, spesso lontano dalla realizzazione dei principi costituzionali posti a tutela della dignità della persona ristretta, il delicato processo di bilanciamento di valori tra esigenze di ordine e sicurezza - connaturate allo stato di detenzione - e garanzia dei diritti inviolabili è stato spesso affidato all’opera della giurisprudenza costituzionale. Proprio sul modo in cui la Consulta ha agito sulla normativa penitenziaria il presente lavoro fonda la tripartizione dei diritti delle persone ristrette: - “diritti emersi”, cioè originariamente non previsti dalla normativa penitenziaria e attualmente garantiti grazie all’intervento di pronunce giurisprudenziali (diritto al riposo festivo retribuito e diritto di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per i detenuti in regime speciale); - “diritti ad efficacia emersa”, il Giudice delle Leggi ha agito sulla normativa per apprestare adeguata tutela all’efficacia di diritti formalmente tipizzati, ma spesso frustrati sul piano dell’effettività (il capitolo contiene altresì un caso di diritto tipizzato ad “efficacia emersa”, rappresentato dalla questione della tutela giurisdizionale dei crediti derivanti dal lavoro penitenziario); - “diritto sommersi”, cioè posizioni soggettive tuttora non espressamente contemplate dal dato normativo ma che, ponendosi come diretta espressione dei principi costituzionali di umanità e rieducazione, dovrebbero trovare pieno riconoscimento nel diritto positivo (oggetto di indagine nel capitolo finale). Costituendo i diritti sommersi categoria aperta in progressiva espansione, l’analisi è condotta su quelle posizioni direttamente incidenti sul corpo della persona detenuta, comprimendo gli aspetti più intimi di quella sfera di garanzia posta dal dettato costituzionale a tutela della dignità umana e dei diritti inviolabili. Vengono, dunque, analizzati i seguenti diritti sommersi: - diritto all’affettività e alla sessualità intramuraria, anche in riferimento al diritto alla genitorialità e alla tutela dell’infanzia; - diritto a uno spazio detentivo dignitoso, con particolare riguardo ai recenti interventi normativi e giurisprudenziali in tema di sovraffollamento carcerario; - diritto a non subire tortura, in conseguenza della persistente assenza nell’ordinamento italiano del reato di tortura. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.publisher | Università degli studi Roma Tre | it_IT |
dc.subject | umanizzazione | it_IT |
dc.subject | dignità | it_IT |
dc.subject | costituzione | it_IT |
dc.subject | diritti | it_IT |
dc.subject | detenuti | it_IT |
dc.title | Il corpo ristretto : il processo giurisprudenziale di emersione dei diritti nell'esecuzione penale. | it_IT |
dc.type | Doctoral Thesis | it_IT |
dc.subject.miur | Settori Disciplinari MIUR::Scienze giuridiche::DIRITTO COSTITUZIONALE | it_IT |
dc.subject.isicrui | Categorie ISI-CRUI::Scienze giuridiche::Law | it_IT |
dc.subject.anagraferoma3 | Scienze giuridiche | it_IT |
dc.rights.accessrights | info:eu-repo/semantics/openAccess | - |
dc.description.romatrecurrent | Dipartimento di Scienze Politiche | * |
item.grantfulltext | restricted | - |
item.languageiso639-1 | other | - |
item.fulltext | With Fulltext | - |
Appears in Collections: | Dipartimento di Scienze Politiche T - Tesi di dottorato |
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