Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/4199
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dc.contributor.advisorCosta, Simona-
dc.contributor.authorTomassini, Francesca-
dc.date.accessioned2015-04-08T16:21:26Z-
dc.date.available2015-04-08T16:21:26Z-
dc.date.issued2014-06-16-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/4199-
dc.description.abstractIl mio lavoro consiste anzitutto nella valorizzazione dell’esperienza drammaturgica di Pasolini, non più considerata quale attività secondaria e accessoria del suo itinerario, ma indagata nei suoi caratteri di originalità all’interno del panorama italiano, allargando anche il quadro al contesto internazionale. Persuasa e affascinata dall’importanza ascritta dallo stesso autore alla sua opera teatrale, ho avviato la mia ricerca sin dagli scritti teatrali giovanili, per mettere in luce la continuità non solo dell’interesse ma anche della riflessione drammaturgica nell’intero percorso pasoliniano, come dimostrazione che la drammaturgia è sempre stata materia di studio per il poeta friulano. Conducendo poi un’attenta analisi del corpus delle sei tragedie del 1966 (Orgia, Affabulazione, Pilade, Calderòn e Bestia da stile), indagate nel loro interscambio tra antico e moderno, è stato possibile individuare proprio nella dialettica fra recupero delle fonti classiche e volontà avanguardistica la cifra innovativa del teatro di Pasolini. Nasce di qui il tentativo di intraprendere un’originale riprospettazione in chiave moderna dei grandi miti, lungo una sperimentazione che conduce anche alla contaminazione tra parola drammaturgica e visione cinematografica, nella feconda dialettica che si instaura nell’attività pasoliniana tra cinema e teatro. Il cuore pulsante della ricerca è rappresentato dal tentativo di ricostruire un quadro di relazioni nazionali ma soprattutto internazionali che intendono aprire prospettive del tutto nuove ed originali sull’ottica drammaturgica di Pasolini e la sua capacità di dialogo con il panorama contemporaneo. Particolare attenzione è stata dedicata alla tradizione del teatro novecentesco in versi, ad iniziare dal nostro d’Annunzio, per procedere con il teatro in versi di Mario Luzi e arrivare ad analizzare esperienze drammaturgiche come quelle di W. B. Yeast, T. S. Eliot e Peter Weiss: l’azzardata scommessa teatrale di Pasolini ha infatti in questo filone uno dei suoi più rilevanti punti di riferimento. Ma la tesi porta in luce anche la capillare volontà di fruizione da parte di Pasolini di quanto di più nuovo e innovativo si muove nel panorama drammaturgico internazionale: dal riconoscimento del magistero brechtiano alle suggestioni della rivoluzione operata dal Living Theatre fino al fascino emanato dai membri della Beat Generation e, in particolare, da Allen Ginsberg. Il tutto senza dimenticare le esperienze nazionali, affrontate, in positivo o in negativo, da Eduardo De Filippo, Carmelo Bene e Giovanni Testori (considerati gli esperimenti drammaturgici di più felice riuscita nel teatro moderno) fino alla polemica con il Gruppo 63, in particolare con Edoardo Sanguineti. La tesi ha dunque l’obiettivo di far emergere un nuovo volto di Pasolini, finora misconosciuto, quello del drammaturgo impegnato in una difficile scommessa, sostanziata da un recupero delle tematiche mitiche e classiche ma al contempo proiettata in un’azzardata proposta di innovazione novecentesca, del tutto al passo con le contemporanee sperimentazioni a livello internazionale. La molteplicità di connessioni riscontrate e analizzate, garantiscono il dato, sostanzialmente acquisito, dell’assunzione, ancora non del tutto proclamata e riconosciuta dalla critica, di Pasolini come punto di riferimento per le innovazione teatrali più significative dagli anni Settanta ad oggi.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.subjectteatroit_IT
dc.subjectPier Paolo Pasoliniit_IT
dc.subjectNovecentoit_IT
dc.subjectpoesiait_IT
dc.titleLa sperimentazione teatrale di Pier Paolo Pasolini nel panorama drammaturgico novecentescoit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche::LETTERATURA ITALIANAit_IT
dc.subject.miurScienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche-
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche::Literatureit_IT
dc.subject.isicruiScienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche-
dc.subject.anagraferoma3Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artisticheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Studi Umanistici*
item.languageiso639-1other-
item.fulltextWith Fulltext-
item.grantfulltextrestricted-
Appears in Collections:Dipartimento di Studi Umanistici
T - Tesi di dottorato
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