Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/4191
Title: L'antiamericanismo in Egitto dopo l'11 settembre : regime e opposizione nello specchio dei media (2001-2009)
Authors: Meringolo, Azzurra
Advisor: Moro, Renato
Bozzo, Anna
Keywords: antiamericanismo
11 settembre 2001
Egitto
stampa egiziana
Issue Date: 13-Apr-2012
Publisher: Università degli studi Roma Tre
Abstract: Con la caduta delle Torri Gemelle, l’antiamericanismo è divenuto un fenomeno che ha acquisito sempre più rilevanza politica e accademica. L'antiamericanismo mediorientale ha poi assunto una rilevanza globale, divenendo un argomento centrale per quanti cercano di analizzare il contesto e le dinamiche internazionali, il ruolo della super potenza statunitense, il suo declino e la sua influenza nella sfera delle relazioni internazionali. Il seguente studio presenta l’evoluzione storica del dibattito scientifico maturato fino ad ora attorno a questo fenomeno, delineandone fasi, variabili, tipologie e interpretazioni. Concentrandosi sul caso dell’Egitto, l’analisi studia l’anti-americanismo al sorgere del nuovo secolo quando l'alleanza tra Washington e il Cairo è stata condizionata da un clima di ostilità dominante. Lo studio si conclude il 4 giugno 2009, giornata nella quale il neo eletto presidente statunitense, Barack Hussein Obama, è salito sul podio dell'Università del Cairo per proclamare il discorso della mano tesa al mondo arabo. La ricerca si serve di fonti di diversa natura, di cui si fa un uso incrociato che permette di mettere in luce aspetti di una realtà molto complessa. Considerata la natura autoritaria del contesto nel quale si è svolta la ricerca, per fare luce in modo più esaustivo sul fenomeno indagato, oltre all’analisi della stampa di regime, di partito e indipendente, la ricerca si serve di diari virtuali di giovani attivisti e di interviste a esponenti dell’opposizione. Partendo dall’analisi del dibattito nato attorno al concetto di scontro di civiltà, l’analisi si sposta sulle figure del presidente George W.Bush e Barack Hussein Obama per cercare di capire l'incidenza della figura presidenziale nella determinazione dell'anti-americanismo. In seguito si presentano le critiche mosse alla politica estera statunitense nella regione e, nello specifico, a quella realizzata in Egitto. Infine si tratta l'antiamericanismo come un'arma di battaglia politica per spiegare fino a che punto soprattutto il regime, ma anche le forze di opposizione, se ne sono serviti per screditare i loro avversari e rafforzare la propria posizione all'interno della dinamiche politiche nazionali. Evidenziando la multidimensionalità del fenomeno studiato e la polivalenza del termine, dall’analisi risulta più corretto parlare di antiamericanismi, utilizzando nell’indagine un approccio inclusivo che rinunci a ogni pretesa di esclusività. L'analisi condotta riduce anche l'importanza attribuita alla componente culturale, ribadendo la centralità di quella politica nell’evoluzione dell’antiamericanismo. Infine la ricerca conferma che i diversi attori politici egiziani hanno fino ad ora fatto un uso strumentale dell’opposizione alla Casa Bianca. La rivolta scoppiata in Egitto il 25 gennaio 2011 ha in parte sconvolto le dinamiche locali, modificando alcuni aspetti dell'antiamericanismo. Dall'analisi emerge dunque la necessità di intraprendere nuove piste di ricerca per comprendere le linee evolutive di questo fenomeno e il suo divenire.
URI: http://hdl.handle.net/2307/4191
Access Rights: info:eu-repo/semantics/openAccess
Appears in Collections:Dipartimento di Scienze Politiche
T - Tesi di dottorato

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