Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/4103
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dc.contributor.advisorMorozzo Della Rocca, Roberto-
dc.contributor.authorManzo, Michele-
dc.date.accessioned2015-03-23T16:37:18Z-
dc.date.available2015-03-23T16:37:18Z-
dc.date.issued2011-06-08-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/4103-
dc.description.abstractLa tesi di dottorato verte sul governo ecclesiastico di Roma dal 1914 al 1931. I papi che si susseguono in questo arco storico sono due, Benedetto XV e Pio XI, il primo per l’intero periodo del suo pontificato, dal ’14 al ’22, il secondo soltanto per la prima parte, quella che si conclude sostanzialmente con la svolta contraddistinta da alcuni eventi vicini e collegati tra loro: la firma dei Patti Lateranensi (febbraio 1929), il passaggio di consegne alla Segreteria di stato vaticana tra il card. Gasparri e il card. Pacelli (febbraio 1930), la nomina del card. Marchetti a presidente dell’Opera per la preservazione della fede e per la provvista di nuove chiese in Roma (agosto 1930) e infine la morte, prossima alla nota crisi nei rapporti tra Chiesa cattolica e regime fascista, del card. vicario Basilio Pompilj (maggio 1931). L’arco temporale della ricerca copre in effetti l’intero svolgimento della funzione di vicario del papa per il governo della diocesi di Roma da parte della stessa persona, il suddetto card. Pompilj, All’inizio del periodo il Vicariato vive una certa crisi di rapporti con la cittadinanza e l’autorità pubblica, incline a non dare spazio a manifestazioni pubbliche della fede. Al termine dello stesso periodo, invece, la comunità cristiana sembra poter contare sulla quasi totalità dei romani, esprimendosi secondo modalità estremamente visibili e coinvolgenti l’intera città. Il momento di svolta viene individuato nel triennio successivo alla guerra, dal ’19 al ’21. Durante la guerra infatti l’azione dell’autorità ecclesiastica non riesce a discostarsi dall’assistenza alla popolazione colpita. Immediatamente dopo gli eventi bellici, invece, viene attuato uno slancio di attività fondato sulla collegialità sacerdotale e sul coinvolgimento di tutte le associazioni cattoliche che prende avvio da un piano consapevole di cui sono responsabili principali sia Benedetto XV sia il gruppo dirigente del Vicariato in evidente ed efficace sinergia. Si svolgono tre congressi eucaristici e due congressi catechistici, viene fondata una rivista diocesana ed un’opera specifica per le vocazioni. Il processo di avvicinamento tra chiesa e città conosce un momento di peculiare rilevanza con la processione del 28 maggio 1922, conclusiva del XXVI congresso eucaristico internazionale, il primo del dopoguerra. La conquista degli spazi cittadini del centro storico continua e si sviluppa sempre più nel corso del pontificato di Pio XI. Tutta la città sembra cattolica e lo manifesta, favorita anche dal nuovo clima di relazioni tra Santa Sede e autorità politica italiana. Ciononostante la città cresce tanto impetuosamente da non consentire alla diocesi, povera di risorse, di raggiungerla nei suoi nuovi quartieri. La firma dei Patti, tuttavia, provoca uno sbandamento nel gruppo dirigente del Vicariato. Il card. Pompilj manifesta apertamente la sua contrarietà alle modalità della trattativa ed alla fiducia riposta nelle autorità politiche italiane. Pio XI è costretto a cercare nuove strategie e nuove energie per l’evangelizzazione della periferia cittadina, ormai cresciuta a dismisura e in disordine. La malattia e la morte dell’anziano vicario si accompagnano con l’emersione di tali novità, impersonate dal card. Marchetti Selvaggiani, destinato ad interpretare il governo diocesano con maggiori risorse e secondo modalità più vicine alla personalità attiva del pontefice.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.titleRoma, i papi e il vicario dalla grande guerra alla crisi del '31it_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche::STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESEit_IT
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche::Historyit_IT
dc.subject.anagraferoma3Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologicheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentX_Dipartimento di Studi storici geografici antropologici*
item.grantfulltextrestricted-
item.fulltextWith Fulltext-
item.languageiso639-1other-
Appears in Collections:X_Dipartimento di Studi storici geografici antropologici
T - Tesi di dottorato
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