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http://hdl.handle.net/2307/4086
DC Field | Value | Language |
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dc.contributor.advisor | Paoloni, Mauro | - |
dc.contributor.author | Pelagallo, Francesco | - |
dc.date.accessioned | 2015-03-20T14:01:21Z | - |
dc.date.available | 2015-03-20T14:01:21Z | - |
dc.date.issued | 2013-05-08 | - |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/2307/4086 | - |
dc.description.abstract | L’elaborato presentato a conclusione del corso dottorale in economia aziendale rappresenta il frutto di una ricerca tesa ad approfondire gli aspetti relativi alla rilevazione della componente intangibile del capitale di funzionamento. In un contesto economico nel quale i principali vantaggi competitivi vengono ricondotti in misura sempre maggiore alla gestione e valorizzazione delle risorse immateriali e delle relative informative interne ed esterne, si è voluto valutare se ed in quale modo gli sviluppi compiuti dalla ricerca in merito allo studio degli intangibili siano supportati da una parallela evoluzione degli strumenti di rendicontazione e reportistica tradizionali. Sempre in considerazione del variato quadro di riferimento e del ruolo di primo piano assunto dagli intangibili, si è cercato altresì di comprendere se il bilancio redatto sulla base dei vigenti principi e regole contabili venga ancora ritenuto capace di fornire una veritiera e corretta determinazione del patrimonio e del reddito d’impresa, oltre che consentire una efficace comunicazione nei confronti del management e degli stakeholders. E’ stata pertanto condotta una ricerca di tipo qualitativo che, dopo una sintetica analisi, (i) dei principali concetti economico/aziendali di riferimento, (ii) delle norme e prassi contabili applicabili dalle imprese italiane per la redazione del bilancio di esercizio, (iii) e delle caratteristiche del mercato nazionale, è stata focalizzata sulle risorse immateriali e sulla loro massima espressione rinvenuta, da un punto di vista aziendalistico, nel capitale intellettuale (IC). In seguito all’approfondimento delle disposizioni dettate dai principi e dalle regole contabili vigenti in merito agli intangibles, si è proceduto a valutare la loro rilevazione nel bilancio d’esercizio, mettendone in risalto criticità e limiti. Si è così avuto conferma del contrasto tra la dinamicità caratterizzante gli studi teorici sulle risorse immateriali e la rigidità dei relativi aspetti contabili. Sulla base delle ricerche condotte, è stato confermato che gli importanti sviluppi compiuti dalla ricerca in merito allo studio degli intangibili non risultano supportati da una parallela evoluzione della disciplina contabile e dei tradizionali strumenti di rendicontazione e reportistica: gran parte degli elementi immateriali (ad esempio, gli intangibili “strutturali” o le singole componenti classicamente ricomprese nell’IC) di norma non sono rilevabili contabilmente o, nel caso, sono spesati direttamente a conto economico senza essere riconosciuti come attività, con importanti effetti di natura reddituale e patrimoniale. La rigidità del quadro contabile di riferimento nei confronti delle risorse immateriali vede contrapporsi pareri discordanti sui dettami relativi alla rilevazione della componente intangibile del capitale di funzionamento. Detta problematica non appare di facile soluzione in quanto richiede di trovare un delicato punto di equilibrio tra: a) il rispetto: - delle differenze concettuali e sostanziali tra capitale di funzionamento e capitale economico; - della natura del bilancio d’esercizio e della sua costruzione in funzione della determinazione di un reddito tendenzialmente distribuibile; - del principio di prudenza; - del criterio di rilevazione al costo storico e delle ragioni alla base del suo utilizzo; - della necessità di una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e reddituale della società; - del divieto di adottare politiche di bilancio tese a perseguire impropri accrescimenti del patrimonio d’impresa e del reddito; b) e l’opportunità di: - coadiuvare e rafforzare le informazioni sugli intangibili comunicabili attraverso strumenti extracontabili; infatti, la presenza nell’attivo dello Stato Patrimoniale di dati quantitativi relativi a risorse immateriali consente all’impresa di evidenziare sinteticamente ed immediatamente la diversa composizione delle proprie attività, fornendo agli stakeholders riferimenti numerici redatti sulla base di principi contabili universalmente riconosciuti (e, quindi, confrontabili) e assoggettabili al controllo di un revisore legale dei conti, cui aggiungere, attraverso altri strumenti di rendicontazione, tutti quei dettagli quantitativi e qualitativi non trasmessi per il tramite dei dati di bilancio; - evitare di sottostimare a causa di un eccesso di prudenza talune categorie di beni immateriali, provocando una distorsione delle risultanze di bilancio; - far pervenire ad una più corretta correlazione tra costi e ricavi, garantendo il rispetto della competenza economica e la giusta determinazione del reddito di esercizio e del capitale di funzionamento. In tale contesto, il ricorso a strumenti innovativi alternativi al bilancio potrebbe aiutare a gestire e veicolare le informazioni relative agli intangibili, ma risulta in ogni caso difficile immaginare che possa condurre di per sé alla risoluzione della problematica in oggetto, restando anche il fatto che il bilancio di esercizio, sebbene non rappresenti l’unico strumento al quale poter fare riferimento, dovrebbe comunque costituire l’elemento principe per illustrare le caratteristiche reddituali e patrimoniali d’azienda, ivi comprese (per quanto possibile) quelle legate alla sua sfera intangibile. Nelle considerazioni conclusive, sulla base di tutti gli elementi analizzati, sono proposti degli spunti di riflessione il cui sviluppo, da effettuarsi in concerto con i soggetti direttamente interessati ad una evoluzione pratica della questione, è ritenuto significativo al fine della risoluzione della problematica esaminata. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.publisher | Università degli studi Roma Tre | it_IT |
dc.subject | intangibile | it_IT |
dc.subject | bilancio | it_IT |
dc.title | La rilevazione della componente intangibile del capitale di funzionamento | it_IT |
dc.type | Doctoral Thesis | it_IT |
dc.subject.miur | Settori Disciplinari MIUR::Scienze economiche e statistiche::ECONOMIA AZIENDALE | it_IT |
dc.subject.isicrui | Categorie ISI-CRUI::Scienze economiche e statistiche::Economics | it_IT |
dc.subject.anagraferoma3 | Scienze economiche e statistiche | it_IT |
dc.rights.accessrights | info:eu-repo/semantics/openAccess | - |
dc.description.romatrecurrent | Dipartimento di Economia | * |
item.grantfulltext | restricted | - |
item.languageiso639-1 | other | - |
item.fulltext | With Fulltext | - |
Appears in Collections: | Dipartimento di Economia T - Tesi di dottorato |
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