Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/40867
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dc.contributor.advisorMEZZETTI, ENRICO-
dc.contributor.authorDE BLASIS, SILVIA-
dc.date.accessioned2022-08-05T13:52:55Z-
dc.date.available2022-08-05T13:52:55Z-
dc.date.issued2020-04-07-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/40867-
dc.description.abstractObiettivo principale di questo lavoro è stato quello di verificare la portata del principio di prevedibilità nel nostro sistema. Nella prima parte della ricerca si è cercato di verificare la tenuta dei singoli corollari della legalità così come concepiti dalla Carta costituzionale per comprendere quali di essi siano effettivamente in crisi e quali sono, invece, ancora considerati inderogabili anche al fine di comprendere quale ruolo, ai primi, è riservato nell’ambito del principio di legalità in trasformazione. Al fine di verificare quanto spazio effettivamente è lasciato alla giurisprudenza nella chiarificazione delle fattispecie, sono stati scandagliati alcuni ‘casi critici’ che in passato hanno richiesto un intervento ‘a gamba tesa’ della giurisprudenza, la quale, talvolta, ha svolto un ruolo creativo a tutti gli effetti, seppure celato dietro la veste dell’interpretazione estensiva. Si è cercato di comprendere, attraverso la distinzione tra ‘interpretazione innovativa’ e ‘interpretazione evolutiva’, quali di questi hard cases possono essere considerati di produzione legislativa e quali, invece, appartengono a tutti gli effetti al diritto pretorio evidenziando, peraltro, come la Corte costituzionale in molti casi abbia concesso «una disinvolta creatività giudiziale» assecondando, in tal modo, la «sciatteria legislativa». Terminata la disamina dei casi in cui si è ritenuto che il diritto pretorio abbia svolto o svolgerà il ruolo di protagonista, si è passati allo studio dei contenuti della legalità europea sancita dall’art. 7 Cedu e, in particolare, dei principi di conoscibilità e di prevedibilità cercando, anzitutto, di comprendere se questa legalità flou possa davvero erigersi a paladina di garanzie ulteriori per i consociati rispetto alla legalità continentale ovvero se, in mancanza di strumenti idonei ad attuarla, non rappresenti, piuttosto, un minus del ‘nostro’ principio.en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treen_US
dc.subjectPREVEDIBILITA' DELL'ESITO GIUDIZIARIOen_US
dc.titleLA PREVEDIBILITÀ COME PRINCIPIO TRA LAW IN THE BOOKS E LAW IN ACTIONen_US
dc.typeDoctoral Thesisen_US
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze giuridiche::DIRITTO PENALEen_US
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze giuridicheen_US
dc.subject.anagraferoma3Scienze giuridicheen_US
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Giurisprudenza*
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
item.fulltextWith Fulltext-
Appears in Collections:Dipartimento di Giurisprudenza
T - Tesi di dottorato
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