Teorie e prassi della valutazione delle misure a contrasto della povertà in Italia : un’indagine sui beneficiari dei contributi economici in Valle d’Aosta e a Livorno

Abstract

La tesi esplora la questione della valutazione delle politiche pubbliche, con particolare riferimento a quelle implementate nel settore del contrasto della povertà, settore che proprio negli ultimi anni ha acquisito un valore strategico nel dibattito nazionale sulle politiche sociali. Il lavoro di ricerca ha inizio con una presentazione dettagliata del framework teorico in cui il fenomeno della valutazione delle politiche pubbliche si inscrive, evidenziando i nodi problematici che gli studiosi del settore ricollegano al caso italiano, soprattutto rispetto allo sviluppo e al consolidamento delle prassi valutative in campo sociale. Si entra, poi, nel merito del dibattito sulle misure di contrasto della povertà, attraverso una preliminare descrizione della diffusione del fenomeno nel nostro Paese, effettuata facendo riferimento agli ultimi dati Istat, e una presentazione delle politiche nazionali messe in atto per farvi fronte (da ultima, il Reddito di Inclusione approvato lo scorso marzo), le quali risultano per molti versi inadeguate e insufficienti a ridurre l’incidenza della povertà di singoli e famiglie. L’attenzione è poi rivolta ai dispositivi locali di sostegno del reddito, promossi da Regioni e Comuni per sopperire alla perdurante assenza di una misura nazionale universalistica a sostegno di chi versa in condizioni di indigenza, che hanno visto una significativa diffusione nel periodo immediatamente successivo alla sperimentazione del Reddito Minimo di Inserimento e, in particolare, negli ultimi tre anni. E’ proprio il focus sulle misure locali a contrasto della povertà a costituire lo snodo principale per l’impostazione delle due indagini sul campo realizzate, in un’ottica valutativa, interpellando i beneficiari dei Contributi per l’Inclusione Sociale erogati dal 2011 dalla Regione Valle D’Aosta e del Reddito di Cittadinanza Locale sperimentato per la prima volta nel Comune di Livorno nel 2016. Le due indagini, per la cui implementazione si è fatto ricorso alla metodologia delle beneficiary surveys di stampo comunitario, sono state accomunate dalla medesima finalità, ossia quella di accrescere il patrimonio di conoscenza sull’impianto e, soprattutto, sugli effetti percepiti delle misure locali di sostegno del reddito, realizzando un esercizio valutativo in un settore dove la valutazione stenta ad attecchire, anche in ragione dell’assunto dell’”efficacia presunta” associata alla prestazioni di assistenza economica, che (solo in linea di principio) esonererebbe policy makers e studiosi dall’indagarne gli effetti. Per la loro realizzazione è stato predisposto un questionario strutturato, somministrato tramite intervista telefonica ad un campione, estratto in maniera casuale, composto da 30 beneficiari delle misure in entrambi gli studi di caso. Gli esiti delle due indagini, pur non potendo configurare un’analisi comparativa tout court delle due misure, risultano funzionali ad una più ampia riflessione sui caratteri e l’utilizzo delle pratiche di valutazione in un settore in cui esse rappresentano l’eccezione e non la prassi, nonché a fornire utili indicazioni sul funzionamento e sugli scenari futuri dei dispositivi locali di protezione del reddito, anche in vista dell’imminente messa a regime del Reddito di Inclusione su scala nazionale.