Il valore educativo dell'arte: linguaggi espressivi per una scuola interculturale

Abstract

La ricerca si propone di indagare circa il valore educativo dei linguaggi espressivi propri dell’arte per predisporre nella scuola percorsi educativi che si articolino secondo una prospettiva interculturale. La scuola odierna è una scuola multiculturale, uno spazio all’interno del quale convivono persone provenienti da diversi sistemi culturali, tra le quali però non sempre si verifica una reale interazione. In questo scenario l’arte costituisce uno strumento efficace da inserire all’interno del curricolo scolastico, in quanto favorisce la realizzazione di processi educativi che consentono di lavorare sullo sviluppo di diverse competenze indispensabili nella società contemporanea, competenze che non sono solo quelle linguistiche, ma anche quelle sociali e relazionali. I linguaggi artistici nella scuola promuovono una didattica attiva e laboratoriale che fa leva sull’utilizzo di tutti i sensi e favorisce nelle giovani generazioni la nascita di un pensiero flessibile, dinamico e creativo, in grado di riconoscere il valore della diversità. Nel primo capitolo si presenta una riflessione pedagogica circa il valore educativo dell’arte, attraverso i contributi e le esperienze di alcuni tra i più importanti pedagogisti del secolo scorso, soffermandosi inoltre sul concetto di “educazione interculturale” e sulle competenze degli insegnanti in tale prospettiva. Il secondo capitolo si incentra sull’arte come strumento educativo, chiamando in causa anche il contributo della neuropedagogia. In questa sede vengono approfonditi quei processi che tutti i linguaggi espressivi permettono di sviluppare nel percorso educativo e le diverse ricadute che questi sono in grado di produrre sulla didattica; in particolare, vengono analizzati il linguaggio della danza e quello del teatro, allo scopo di proporre spunti didattici di cui servirsi. Il terzo capitolo è dedicato alla ricerca sul campo, realizzata in collaborazione con Mus-e Roma Onlus, associazione che si occupa di introdurre nelle scuole periferiche laboratori espressivi condotti da artisti professionisti. La ricerca si è svolta principalmente in due scuole di Roma – la Carlo Pisacane e la Giovanni Palatucci – utilizzando un approccio qualitativo e indagando circa le dinamiche che si sviluppano all’interno di tali percorsi laboratoriali, con un focus specifico sulle dinamiche relazionali che chiamano in causa sia i bambini sia gli adulti. Il quarto e ultimo capitolo descrive il progetto Integr-Arte, un progetto Erasmus Plus che ha coinvolto tre paesi europei – Italia, Spagna e Portogallo – con l’obiettivo di realizzare uno scambio delle pratiche che Mus-e realizza nei quattro comuni di Roma, Badajoz, Évora e Paterna, con lo scopo di creare una rete di cooperazione educativa. La ricerca si sviluppa quindi intrecciando arte ed educazione interculturale allo scopo di individuare nuove proposte per realizzare esperienze educative innovative all’interno della scuola odierna.