Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/40703
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dc.contributor.advisorLEVRERO, ENRICO SERGIO-
dc.contributor.authorIAFRATE, FRANCESCA-
dc.date.accessioned2022-04-15T09:27:43Z-
dc.date.available2022-04-15T09:27:43Z-
dc.date.issued2019-04-15-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/40703-
dc.description.abstractLa grande recessione del 2008-2009 ha attenuato il forte scetticismo fino a quel momento esistente verso l’efficacia della politica fiscale almeno nel breve periodo. Ciò ha favorito la ripresa del dibattito, ancora molto acceso, circa il valore del moltiplicatore fiscale, il quale definisce la variazione del reddito in seguito ad una variazione della spesa pubblica o dell’imposizione fiscale. Obiettivo della prima parte di questo lavoro è quello di fornire un’analisi delle stime del moltiplicatore fiscale elaborate in base ai più recenti modelli economici tradizionali (New-Keynesian-DSGE) e delle relative spiegazioni teoriche. Da questa è emerso che i valori stimati, nella maggior parte dei casi minori dell’unità, sono fortemente sensibili a ipotesi specifiche relative al comportamento degli agenti economici, legate soprattutto alla validità dell’equivalenza ricardiana e alla dipendenza delle decisioni di consumo e investimento dal tasso di interesse reale. Sono, dunque, state evidenziate alcune motivazioni valide che hanno permesso di mettere in dubbio tali ipotesi e, quindi, di concludere che, con elevata probabilità, la modellistica in questione è indotta a fornire una sottostima del moltiplicatore fiscale e a non considerare eventuali effetti di lungo periodo derivanti dalla realizzazione di politiche fiscali. Accanto a queste considerazioni per lo più di carattere teorico, nella restante parte del lavoro, si è concentrata l’attenzione sulle stime del moltiplicatore fiscale realizzate su un piano strettamente empirico. Sono stati, quindi, discussi lavori che utilizzano la metodologia SVAR, descrivendone le principali caratteristiche e fornendo un’analisi delle stime che ne derivano. Infine, attraverso un’analisi econometrica realizzata applicando il local projection approach per un panel di 11 paesi europei, è stata realizzata una stima del moltiplicatore fiscale degli investimenti pubblici, dalla quale è stato possibile trarre conclusioni in linea con quelle di natura teorica relative all’analisi dei modelli NK-DSGE: considerando il periodo 1970-2006, si evidenzia, infatti, un moltiplicatore fiscale maggiore dell’unità e un effetto sul Pil derivante dalla variazione degli investimenti pubblici che continua ad essere statisticamente significativo anche nel quinquennio successivo, ossia nel medio-lungo periodo.en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treen_US
dc.subjectMOLTIPLICATORE FISCALEen_US
dc.subjectINVESTIMENTO PUBBLICOen_US
dc.subjectDSGEen_US
dc.titleI VALORI DEI MOLTIPLICATORI FISCALI : PREMESSE TEORICHE E ANALISI EMPIRICAen_US
dc.typeDoctoral Thesisen_US
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze economiche e statistiche::ECONOMIA POLITICAen_US
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze economiche e statistiche::Economicsen_US
dc.subject.anagraferoma3Scienze economiche e statisticheen_US
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Economia*
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
item.fulltextWith Fulltext-
Appears in Collections:Dipartimento di Economia
T - Tesi di dottorato
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