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Title: L'E-PORTFOLIO DELLE COMPETENZE : L'INDIVIDUAZIONE E LA VALIDAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NON FORMALI E INFORMALI NEL QUADRO DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE DEGLI ADULTI IN ITALIA
Authors: PROIETTI, EMANUELA
Advisor: DI RIENZO, PAOLO
Keywords: E-PORTFOLIO
ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
INDIVIDUAZIONE E VALIDAZIONE APPRENDIMENTI NON FORMALI E INFORMALI
Issue Date: 5-Jun-2017
Publisher: Università degli studi Roma Tre
Abstract: Il progetto di ricerca affonda le sue radici negli studi teorici e nelle numerose attività di ricerca che in questi ultimi anni, sono stati svolti con un duplice obiettivo: approfondire le implicazioni dell’affermarsi del paradigma del lifelong e lifewide learning per la vita delle persone, con riferimento ai percorsi di istruzione, formazione, professionali e di vita quotidiana; indagare e verificare l’utilizzo di metodi e di strumenti per favorire i processi di individuazione e validazione degli apprendimenti pregressi, acquisiti nei contesti non formali e informali, e di certificazione delle competenze. La definizione delle ipotesi della ricerca prende spunto da alcune premesse:  fino a tempi abbastanza recenti, i saperi codificati erano in grado, attraverso la loro trasmissione alle giovani generazioni, di dare risposte “congruenti” ai compiti sociali ed evolutivi dei soggetti ed erano capaci di garantire la riproduzione e la vita dei sistemi sociali, oggi tutto questo avviene in modo sempre più parziale e inadeguato;  sono oggi necessarie delle procedure che supportino le persone nella continua ricodificazione dei propri saperi, al fine di evitare tale mancanza di congruenza;  i cambiamenti cui si assiste – nel mondo dell’istruzione, formazione e del lavoro – fanno emergere la necessità di assumere nuovi paradigmi teorici e metodologici-operativi a cui ancorare innovativi processi di formazione e di orientamento che divengono sempre più lifelong e lifewide;  sul piano della normativa europea, la RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 20 dicembre 2012 sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale invita gli Stati Membri a istituire, entro il 2018 — in conformità alle circostanze e alle specificità nazionali e nel modo da essi ritenuto appropriato — modalità per la convalida dell'apprendimento non formale e informale che consentano alle persone di: a) ottenere una convalida delle conoscenze, abilità e competenze acquisite mediante l'apprendimento non formale e informale; b) ottenere una qualifica completa o, se del caso, una qualifica parziale, sulla base della convalida di esperienze di apprendimento non formale e informale;  sul piano della normativa italiana: l’art.4 della Legge 92/2012 e il D.Lgs 13/2013 introducono il diritto all’apprendimento permanente e la certificazione delle competenze quale dispositivo privilegiato per il suo esercizio; accolgono per la prima volta nella legislazione italiana un chiaro riferimento allo sviluppo di un sistema nazionale di apprendimento permanente e di certificazione delle competenze; si individuano, quindi, i temi della validazione dell’apprendimento non formale e informale e del sistema nazionale di certificazione delle competenze come due elementi fondamentali per assicurare e concretizzare l’apprendimento permanente in funzione del mantenimento di condizioni di occupabilità dei cittadini. Su questa base, le ipotesi da cui la ricerca prende le mosse sono:  per rendere efficaci le procedure di individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e di certificazione delle competenze occorrono degli strumenti di natura autobiografica/biografica - narrativa per l’emersione dei saperi taciti e la formalizzazione di quelli espliciti;  l’ePortfolio delle competenze può risultare utile per dare senso e attribuire un significato alle esperienze, facendone emergere e valorizzandone i risultati di apprendimento conseguiti;  l’ePortfolio delle competenze può essere considerato uno strumento di natura autobiografica, efficace nelle procedure di individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e dunque di certificazione delle competenze, promuovendone il grado di trasferibilità e di spendibilità.Gli obiettivi della ricerca sono:  ricostruire un quadro teorico di riferimento in merito al tema dell’apprendimento permanente e dell’individuazione, validazione e certificazione degli apprendimenti acquisiti nei contesti non formali e informali;  ricostruire il quadro politico-normativo a livello europeo e italiano sul lifelong learning;  descrivere il modello di sistema nazionale, di procedure, metodi e strumenti di individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e di certificazione delle competenze che si sta costruendo sulla base della recente normativa;  ricostruire lo stato dell'arte in Italia relativo al sistema di apprendimento permanente, con particolare riferimento al ruolo ai CPIA – Centri Provinciali di Istruzione degli Adulti;  verificare l’applicazione dell’ePortfolio delle competenze, come strumento operativo idoneo ed efficace da utilizzare nell’ambito delle procedure di individuazione e validazione;  elaborare delle possibili linee guida da utilizzarsi nel contesto specifico dei CPIA, nelle procedure di individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali. L’attività di ricerca svolta sul campo ha previsto lo svolgimento di un Laboratorio di accompagnamento alla individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali, tramite la predisposizione di un ePortfolio delle competenze, con 25 partecipanti iscritti al CPIA 2 ALTAMURA (Bari), al CPIA METROPOLITANO DI BOLOGNA e al CPIA 4 DI ROMA. Essa ha previsto, altresì, lo svolgimento di 6 interviste a testimoni privilegiati: i tre Dirigenti e tre docenti dei CPIA coinvolti. I risultati dell’attività di ricerca si possono delineare su tre diversi piani: individuale, organizzativo e di sistema. Sul piano individuale, si può affermare che i risultati della ricerca consentono di confermare che la scelta del metodo narrativo-autobiografico e dell’adozione di diversi strumenti si rivela efficace ai fini della ricostruzione della propria storia e della valorizzazione delle proprie competenze. La figura dell’esperto nell’accompagnamento al riconoscimento delle competenze e alla validazione degli apprendimenti pregressi si rivela come la figura chiave delle procedure. Entra in gioco, il ruolo delle organizzazioni dei sistemi istruzione, formazione, orientamento e lavoro, all’interno delle quali le procedure devono essere sempre più istituzionalizzate. Esse sono chiamate a dotarsi di apparati specificamente rivolti ad avviare e gestire tali procedure, costituti da uffici preposti, personale qualificato a erogare i servizi connessi, linee guida da adottare rispetto a metodi e strumenti da utilizzare. Le riflessioni, in conclusione, non possono che muoversi sul piano dei sistemi. I risultati della ricerca confermano che il ruolo e il contributo dei CPIA potrà essere fondamentale alla costruzione di tale sistema, da realizzarsi mediante l’avvio delle Reti territoriali per l’apprendimento permanente. Oggi, in Italia, abbiamo quattro diversi sistemi che faticosamente cercano di dialogare su questi temi ma che in ottica di lifelong e lifewide learning sono chiamati a farlo: istruzione, formazione, orientamento e mondo del lavoro. Il passaggio che oggi dovrebbe avvenire è quello di mettere a regime le procedure di individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e di certificazione delle competenze nei diversi sistemi e fare in modo il più possibile che essi “si parlino”. I risultati della ricerca evidenziano come tali procedure possono rappresentare un volano straordinario per lo sviluppo di politiche efficaci di apprendimento permanente nel nostro Paese, perché esse rappresentano una possibilità concreta di passaggio tra i diversi sistemi: istruzione, formazione e lavoro, da utilizzare anche più volte nel corso della vita adulta, perché sempre più frequenti sono le transizioni che riguardano l’adulto nella società contemporanea.
URI: http://hdl.handle.net/2307/40662
Access Rights: info:eu-repo/semantics/openAccess
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