Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/40478
Title: IL RUOLO DELL'INFORMALITA' NELLE TRASFORMAZIONI DEL WELFARE: IL CASO DEL REGNO UNITO (1979-2015)
Authors: De Nicola, Alberto
Advisor: Burgalassi, Marco
Keywords: WELFARE
POVERTA'
ECONOMIA INFORMALE
Issue Date: 19-Jun-2017
Publisher: Università degli studi Roma Tre
Abstract: La ricerca si è proposta di offrire uno sguardo originale sulle trasformazioni dei sistemi di Welfare in Europa, centrando l’attenzione sul ruolo svolto dall’azione sociale nelle fasi di mutamento. Lo studio si è concentrato nel mostrare che quell’insieme di teorie e ricerche che la letteratura internazionale ha dedicato alla cosiddetta «economia informale» possa contribuire ad una ricognizione più ampia e articolata, di quella maggiormente in uso negli studi di settore, circa il problema del cambiamento dei regimi di Welfare. La ricerca è dunque consistita nel mettere in collegamento ambiti di ricerca finora poco comunicanti come quello relativo alle teorie di stampo storico e comparativo del Welfare europeo e quella che si è interrogata sul fenomeno dell’economia informale. Inoltre, alcune acquisizione tratte dall’analisi della letteratura, sono state verificate esaminando le trasformazioni del Welfare del Regno Unito, preso come caso di studio per una ricostruzione di carattere storico. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Nel primo è analizzato il modo in cui la sociologia contemporanea europea ha trattato il problema del«mutamento istituzionale» del Welfare State negli ultimi anni, prestando attenzione in particolare al modo in cui essa ha tenuto o meno in considerazione il ruolo dell’azione sociale. Mentre nella prima parte del capitolo si sono descritte e confrontate le differenti varianti del cosiddetto «nuovo istituzionalismo» al fine di indagare il modo in cui il problema del mutamento è stato differentemente trattato dai diversi approcci, nella seconda parte si è dedicata maggiore attenzione alle cosiddette teorie del «welfare mix» e al modo in esse hanno tentato di spiegare la sempre maggiore apertura dei sistemi di Welfare statali alle componenti provenienti dalla società civile. Il secondo capitolo ha avuto invece per centro le ricerche sull’economia informale. Attraverso un’ampia analisi degli studi internazionali sulla materia, sono stati messi in evidenza e discussi i più influenti approcci teorici che hanno negli ultimi trent’anni posto le basi per la definizione e spiegazione del fenomeno dell’informalità da differenti prospettive. Dal confronto tra questi diversi approcci si sono messi in luce i limiti e le potenzialità che questo bagaglio di studi offre rispetto alle domande della ricerca. Il terzo capitolo è stato dedicato alle trasformazioni del Welfare nel Regno Unito. Lo studio di caso si è basato su una ricostruzione di carattere storico dei più rilevanti cambiamenti delle politiche del Welfare britannico tra il primo governo Thatcher e il primo governo Cameron (1979-2015): i settori presi in considerazione sono stati in particolare le politiche relative al contrasto della disoccupazione e della povertà. L’analisi storica, svolta attraverso un metodo narrativo, si è avvalsa, oltre che dello studio delle policy e della letteratura sociologica ad esse dedicata, anche di ricerche di carattere statistico. La descrizione dell’evoluzione delle politiche contro la disoccupazione e la povertà è stato inoltre accompagnato dall’analisi di un ampio numero di studi (perlopiù di carattere etnografico e statistico) dedicati all’economia informale e alle strategie di sopravvivenza dei poveri che si sono svolte nel Regno Unito per tutto il periodo storico considerato. In questo modo, il caso britannico è stato studiato tentando di mettere in risalto le interazioni esistenti tra le modificazioni delle politiche sociali e il modo in cui i differenti governi hanno trattato il fenomeno dell’informalità. L’obiettivo del capitolo è stato quello di porre in evidenza il modo in cui quell’insieme di pratiche sociali che la letteratura empirica ha racchiuso sotto la definizione di «economia informale» abbia in una certa misura condizionato le direzioni di mutamento delle politiche sociali nel Regno Unito. Le conclusioni tratte dalla ricerca, sono che le pratiche informali abbiano svolto un ruolo non secondario, benché ambivalente, nella riconfigurazione del sistema di Welfare britannico: in particolare la tesi sostenuta è che, mentre alcune pratiche sociali sono state trattate come una minaccia per il funzionamento dei sistemi di sicurezza sociale, altre espressioni tipiche dell’economia informale siano state progressivamente incluse nell’alveo delle politiche pubbliche estendendo così i confini dell’azione istituzionale. L’ultimo capitolo è focalizzato sul modo in cui le conoscenze tratte dall’analisi della letteratura sull’economia informale e le conclusioni della ricerca sul caso britannico, possano rispondere alle iniziali domande della ricerca. In questa parte, attraverso l’analisi di alcuni particolari contributi della sociologica storica contemporanea e degli studi comparativi dei regimi extra-europei, si sono affrontati nuovamente i problemi del mutamento istituzionale e dell’inclusione dell’azione sociale nelle politiche del Welfare, mettendo però in risalto il modo in cui lo studio dell’informalità possa arricchire le ricerche su questa materia.
URI: http://hdl.handle.net/2307/40478
Access Rights: info:eu-repo/semantics/openAccess
Appears in Collections:Dipartimento di Scienze della Formazione
T - Tesi di dottorato

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