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http://hdl.handle.net/2307/40449
Title: | I NUOVI METODI CONTABILI DELLE RISORSE PUBBLICHE E LA "SPENDING REWIEW" | Authors: | Masi, Anita | Advisor: | D'Alessio, Lidia | Keywords: | Armonizzazione contabile Public management Accounting harmonization Public resources Accrual accounting Financial statement |
Issue Date: | 13-Jun-2017 | Publisher: | Università degli studi Roma Tre | Abstract: | Le decisioni politiche degli ultimi anni si inseriscono in un contesto mondiale particolarmente complesso a causa della profonda recessione che ha prodotto instabilità e incertezza. Con l’intento di controllare i conti pubblici nazionali e ridurre la spesa pubblica si è avviato in Italia un processo di responsabilizzazione nella gestione delle risorse che ha favorito l’introduzione di una riforma finalizzata ad armonizzare i sistemi contabili e i bilanci pubblici, in coerenza con il progetto in atto a livello internazionale. L’ampio impianto normativo mira a potenziare la capacità informativa dei dati contabili e non contabili a disposizione degli stakeholder concernenti la conoscenza della gestione finanziaria, economica e patrimoniale delle amministrazioni pubbliche. Il cuore della riforma risiede per gli enti territoriali nell’introduzione dal 1° gennaio 2015 del nuovo principio della competenza finanziaria, cosiddetta “potenziata”, che ha diffuso una nuova cultura gestionale all’interno delle amministrazioni e comportato talvolta una modifica della struttura organizzativa; a tale innovazione si affianca, per fini conoscitivi, la tenuta della contabilità economico-patrimoniale collegata a quella finanziaria tramite un piano dei conti integrato. L’adozione di nuovi metodi contabili (“enhanced” cash accounting ed accrual accounting) per la rilevazione delle operazioni di gestione stimola alcune riflessioni sul concetto di equilibrio e sulle modalità di allocazione delle risorse pubbliche. Lo scopo della presente ricerca è indagare se il nuovo sistema di bilancio è in grado di migliorare l’intero circuito economico e contabile degli enti territoriali e garantire un’amministrazione più trasparente e razionale. A tal fine, è stata condotta un’indagine su un campione di enti locali e regionali mediante un’analisi empirica di tipo quali-quantitativo. I risultati evidenziano alcuni interessanti aspetti della riforma: essa consente infatti di potenziare la programmazione finanziaria degli enti territoriali e migliorare la conoscenza delle risorse pubbliche realmente disponibili, per decisioni politiche, gestionali e organizzative più consapevoli. Le entrate pubbliche tuttavia non sono impiegate tanto nel raggiungimento degli obiettivi sociali ma nel ripiano dei disavanzi, emersi dall’applicazione delle nuove norme contabili. L’attuale sfida degli enti territoriali è dunque individuare gli obiettivi strategici e operativi prioritari, raggiungerli nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità, senza innalzare ulteriormente la pressione fiscale, garantendo al contempo alla popolazione forme di sostegno idonee ad affrontare le inevitabili problematiche sociali che emergono dopo dieci anni di crisi. | URI: | http://hdl.handle.net/2307/40449 | Access Rights: | info:eu-repo/semantics/openAccess |
Appears in Collections: | X_Dipartimento di Studi Aziendali T - Tesi di dottorato |
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