Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/40443
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dc.contributor.advisorFIORUCCI, MASSIMILIANO-
dc.contributor.authorAccarino, Nadia-
dc.date.accessioned2021-11-22T12:41:28Z-
dc.date.available2021-11-22T12:41:28Z-
dc.date.issued2017-06-19-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/40443-
dc.description.abstractLa presente ricerca ha avuto come oggetto di indagine la rappresentazione del popolo rom nei mass media con un focus particolare sui telegiornali, ancora ritenuto principale mezzo di informazione. La prima fase dell’indagine è stata di studio e analisi dei principali riferimenti teorici, prima di tutto in ambito sociologico, sui concetti di “pregiudizio”, “stereotipo”, “paura dell’altro” analizzando, a seconda degli autori, la figura dello straniero, del deviante, dell’outsider. Avendo come oggetto di studio il popolo rom, si è cercato di descrivere in modo sintetico le sue origini, di ripercorrere alcuni momenti storici significativi, riportando la normativa di riferimento e i dati attuali sulla loro presenza e sulle condizioni di vita in Europa e in Italia. Avendo come oggetto d’indagine i mass media, sono state prese in esame alcune fra le principali teorie sul ruolo dei testi mediali e alcune fra le ricerche che hanno avuto come oggetto d’analisi l’immagine dell’altro, generalmente rappresentata dal migrante. Nella successiva fase di indagine, sono stati analizzati i contenuti e il linguaggio dell’informazione trasmessa dalle edizioni serali dei telegiornali di Rai1, Canale5, La7 e Sky per un periodo di sei mesi da Giugno a Novembre 2015. I dati sono stati raccolti in un Database personalmente elaborato, prendendo come modello la ricerca Gigantografie in nero realizzata da Marco Binotto, Marco Bruno e Valeria Lai nel 2012 sull’immigrazione. La ricerca si è posta alcuni obiettivi specifici. In primo luogo, si è tentato di verificare, attraverso l’analisi del contenuto dell’informazione giornalistica, la copertura informativa del tema oggetto di indagine e di individuare i principali ambiti in cui si affronta la “questione rom” nei servizi trasmessi. Si è cercato quindi di delineare le modalità di rappresentazione e il linguaggio utilizzato nelle notizie. È stato elaborato il Database costituito da schede di rilevazione in cui i testi mediali sono stati scomposti in unità di classificazione attraverso l’individuazione di categorie riferite ai contenuti e al linguaggio utilizzato nelle notizie. Una volta raccolti e analizzati i dati, si è tentato di confrontare il modo in cui i rom sono stati rappresentati nei media con i contenuti della deontologia giornalistica e con le linee guida per la realizzazione di un’informazione corretta e non discriminatoria. Se da una parte la ricerca ha tentato di mostrare, quindi, come i rom vengono presentati al pubblico dai media, d’altra parte ha inteso approfondire il tema oggetto d’indagine rilevando, attraverso le interviste qualitative, il punto di vista di alcune figure di riferimento, tra esperti, studiosi, membri e rappresentanti di associazioni e organizzazioni che conoscono e/o lavorano concretamente con le comunità rom. Con le interviste qualitative si è cercato di coinvolgere il più possibile i diversi attori interessati al tema oggetto della ricerca: Valerio Tursi, presidente di ARCI Solidarietà; Carlo Stasolla, fondatore e presidente dell’Associazione 21 Luglio; Paolo Ciani, responsabile dei servizi con i Rom e Sinti della Comunità di Sant’Egidio; Fulvia Motta, responsabile dei progetti per i rom e sinti della Caritas di Roma; Antonio Ardolino, esperto del mondo rom, fondatore e membro di diverse associazioni attive nel campo; Moni Ovadia, attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante; Santino Spinelli, in arte Alexian, rom italiano, musicista, compositore, poeta, saggista, docente universitario; Alberto Baldazzi, giornalista e scrittore, direttore dell’Osservatorio Quotidiano dei TG. I contenuti delle interviste sono stati esaminati attraverso l’analisi tematica per poi accostare e comparare i principali in una sorta di “dialogo” tra i vari intervistati per ciascun argomento trattato. Alla luce di quanto emerso, si è tentato infine di formulare proposte per una rappresentazione più corretta dei rom, che vada oltre le post-verità divulgate dai mass media. Questi ultimi, troppo spesso, veicolando false notizie, contribuiscono al persistere di una percezione allarmistica della presenza dei rom in Italia e, di conseguenza, alla loro marginalizzazione. Una più corretta informazione, attenta a non scivolare in descrizioni stereotipate se non persino razzistiche, contribuirebbe a una maggiore integrazione dei rom nella società. Obiettivo che è necessario perseguire non soltanto per garantire ai rom il rispetto dei loro diritti, ma anche per rafforzare la coesione sociale in Italia.en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treen_US
dc.subjectPREGIUDIZIOen_US
dc.subjectROMen_US
dc.subjectINFORMAZIONEen_US
dc.subjectMASS-MEDIAen_US
dc.subjectDISCRIMINAZIONEen_US
dc.titleLA RAPPRESENTAZIONE DEL POPOLO ROM NEI MASS MEDIA, TRA PREGIUDIZIO E REALTA'. UN FOCUS SUI TELEGIORNALIen_US
dc.typeDoctoral Thesisen_US
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Scienze della Formazione*
item.fulltextWith Fulltext-
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
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T - Tesi di dottorato
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