Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/4018
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dc.contributor.advisorD'Anna, Alberto-
dc.contributor.authorAntonelli, Cecilia-
dc.date.accessioned2015-03-13T10:49:06Z-
dc.date.available2015-03-13T10:49:06Z-
dc.date.issued2012-04-18-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/4018-
dc.description.abstractIl presente lavoro ha come argomento centrale lo studio dei frammenti dell’autore cristiano antico Egesippo. La sua attività letteraria si situa nella seconda metà del II secolo d. C., intorno al 170-180, come egli stesso illustra parlando del proprio viaggio intrapreso fino a Roma via Corinto mentre vi ricopriva la carica episcopale Eleutero. Si tratta di un autore di lingua greca, con ogni probabilità proveniente dalla Palestina, molto vicino in particolare all’ambiente e alle tradizioni proprie dell’area di Gerusalemme, della cui presunta origine giudaica, supposta da Eusebio, si discute 1. Il suo scritto ci è giunto soltanto in forma frammentaria, per lo più per mezzo di citazioni di Eusebio di Cesarea nei primi quattro libri della sua Storia Ecclesiastica; tali frammenti ci forniscono, in effetti, praticamente tutte le informazioni che possediamo su questo scrittore, talvolta mediate, tuttavia, dall’interpretazione che ne dà Eusebio, il che rende naturalmente ancor più difficoltoso riconoscerne l’attendibilità e il grado di genuinità quanto la sua opera, gli Hypomnèmata, della cui natura si è molto discusso e che sembra infine corrispondere, verosimilmente, a uno scritto di natura eresiologia e, secondariamente, apologetica, e non storica, come si è a lungo ritenuto, sulla scia di Girolamo, Gli uomini illustri 22 2. Il titolo della sua opera in cinque libri, Hypomnèmata, dal significato piuttosto sfumato e polivalente – il termine vuol dire ʺannotazioniʺ o ʺappuntiʺ ma può anche far riferimento ai diversi ʺlibriʺ che compongono uno scri:o – ha reso difficile definire con assoluta certezza il suo genere letterario di appartenenza, sul quale molto si è discusso. Nel presente studio si sostiene l’ipotesi della natura antieretica dell’opera del nostro come quella dotata di maggior credito. Il lavoro si compone di tre sezioni fondamentali. La prima, d’Introduzione generale, comprende gli argomenti seguenti. 1) Una presentazione del tema trattato, focalizzata in particolare sul modo in cui lo studio dei frammenti di Egesippo tocchi alcuni aspetti rilevanti della vita e delle concezioni delle comunità giudeo-cristiane, verosimilmente di area palestinese, del II secolo d.C.; a tali elementi si trovano, tuttavia, mescolate spesso anche idee e logiche più legate alla realtà del mondo cristiano di provenienza pagana ed ellenizzante, il che rende naturalmente ancor più complessa e interessante la loro analisi. Ricordo, per esempio, le tradizioni ʺgiudeocristianeʺ (con tutti i limiti e la problematicità insiti in tale definizione) di area palestinese legate ai discendenti della famiglia di Gesù; la comprensione ʺgiudaizzanteʺ di Egesippo dell’origine del fenomeno, cosiddetto, ʺereticoʺ; la successione episcopale come erede di quella apostolica). Tale sezione include altresì alcuni cenni alla storia della ricerca, che aiutino in particolare a identificare le principali questioni emerse, indicando le linee-guida che si sono seguite per tentare di rispondervi. 2) Una panoramica del modo in cui si è trasmessa fino a noi la totalità dei frammenti di Egesippo, con un quadro delle principali loro edizioni e raccolte fino a oggi. In questo capitolo si è inoltre descritta l’impostazione dell’attuale ricerca e motivata la scelta di dare priorità all’analisi di alcuni passi eusebiani contenenti citazioni di Egesippo che sono stati scelti tra tutti per questo studio: Storia Ecclesiastica 2,23,1-19; Storia Ecclesiastica 4,7,15-4,8,1- 3; Storia Ecclesiastica 4,21-22. 3) Una breve premessa metodologica, con la spiegazione del modo in cui si è proceduto nell’analisi dei frammenti, con particolare accento posto sull’attenzione costantemente rivolta a distinguere la prospettiva originaria di Egesippo sui fenomeni descritti da quella dello storico e vescovo di IV secolo che lo cita, e che non esita a modificare la visione che le sue fonti hanno sui diversi avvenimenti e processi descritti, pur di servire ai suoi propri scopi letterari e ideologici. 3 Segue quindi il corpo centrale della tesi, con l’edizione, la traduzione e l’analisi storico-letteraria dei singoli frammenti, classificati secondo la fonte che li cita, ovvero secondo l’ordine di menzione all’interno della Storia Ecclesiastica di Eusebio. Si avranno, quindi: a) Storia Ecclesiastica 2,23,1-19, con il frammento sulla figura di Giacomo il Giusto, detto il fratello del Signore, primo vescovo di Gerusalemme, e sul suo martirio, con un confronto con gli altri testi che narrano lo stesso episodio, sebbene con alcune rilevanti differenze rispetto alla versione di Egesippo (si tratta di Giuseppe Flavio, Antichità Giudaiche 20,IX,1, Recognitiones pseudo-clementine I,66-70 e II Apocalissi di Giacomo 61-62), nonché con richiami ai passi sull’elezione di Simone (3,11-12, ma anche 32,1-8), che del resto si ricollegano a loro volta anche a 2,22,4-6, dove tale elezione è menzionata a proposito del momento in cui sarebbero nate le eresie; b) Storia Ecclesiastica 4,7,15 e 4,8,1-2, insieme alla citazione di Eusebio da Giustino Martire I Apologia 29,4 in 4,8,3, sull l’origine degli idoli pagani e la divinizzazione di Antinoo, con da analizzarsi in particolare connessione con la sezione seguente e con una serie di riflessioni volte a comprendere il ruolo di questo frammento all’interno dell’opera essenzialmente eresiologica del nostro autore; c) Storia Ecclesiastica 4,21-22, che comprende almeno quattro frammenti distinti, secondo quanto se ne è potuto ricostruire e anche secondo quanto riconosciuto già nelle classificazioni precedenti: 1. viaggio di Egesippo a Roma passando per Corinto e composizione di una «διαδοχή», una «successione» episcopale della chiesa dell’Urbe, la cui natura e significato sono sempre stati oggetto di dibattito tra gli studiosi, e la riflessione sulla quale è inoltre legata al problema della cronologia e del significato della nascita del monepiscopato a Roma, in 4,22,1-3 4; 2. origine delle eresie in 4,22,4-65, con l’uso di testimonia veterotestamentari che ne sarebbero prefigurazione (come del resto accade anche per la vicenda della morte di Giacomo); 3. lista delle sette giudaiche in 4,22,7; 4. scritti giudeo-cristiani noti a Egesippo (Vangelo degli Ebrei e ʺVangelo Siriacoʺ) e origine degli scritti apocrifi in 4,22,8-9; insieme a questo passo (4,22,1-9) deve essere letto il frammento di 3,16, sulla conoscenza di Egesippo della Lettera ai Corinzi di Clemente di Roma, da vedersi in stretto legame con 4,22,1, dove l’epistola è pure menzionata come nota al nostro autore. Il tema dell’origine delle eresie è da vedersi in connessione anche con il frammento tratto dall’opera di Stefano Gobaro, teologo triteista del VI secolo, a sua volta citato in Fozio Biblioteca, cod. 232,288B sull’interpretazione egesippiana di I Cor 2,9, che sembra rivolta contro una lettura gnosticizzante di questo passo. Il lavoro si chiude con una Conclusione generale che sintetizza i risultati ottenuti: da un lato, si sono sottolineati gli elementi di novità che lo studio ha potuto apportare alla conoscenza di Egesippo, delle sue fonti, del suo ambiente di appartenenza e delle tradizioni che egli eredita e poi veicola e trasmette; dall’altro, si è messo in luce il modo in cui lo studio di Egesippo contribuisce a chiarire alcuni aspetti importanti della storia cristiana delle origini, e più specificatamente in quella del II secolo. Alcuni esempi di punti-chiave toccati nella ricerca sono: - il modo di comprendere le tradizioni legate alla famiglia di Gesù alle quali Egesippo si riferisce; - il problema della successione episcopale e della valenza ideologica delle prime liste dei vescovi di alcune importanti chiese, che per tale mezzo si presentano in connessione con la legittima e veritiera tradizione apostolica e con la trasmissione dell’originario e autentico messaggio di Gesù; - l’origine delle eresie; - la nascita e la classificazione dei cosiddetti libri ʺapocrifiʺ e di altri scritti non entrati poi nel canone biblico cristiano (come il Vangelo degli Ebrei e il “Vangelo siriaco”), secondo l’enigmatica testimonianza che sembra darne il nostro autore In appendice, si trovano ancora: I. una tabella nella quale è riportata in sinossi la classificazione dei frammenti di Egesippo nelle precedenti raccolte; II. una tavola di figure che illustrino la disposizione dei principali luoghi dell’area sacra del Tempio di Gerusalemme, utile all’illustrazione delle tradizioni sulla tomba di Giacomo il Giusto contenuta nel capitolo sul primo dei frammenti; III. in un fascicolo separato, una sinossi del testo greco completo con traduzione a fronte dei frammenti studiati, che permetta al lettore di avere costantemente sotto gli occhi i passi studiati nella loro interezza, consentendogli così di seguire agevolmente i ragionamenti svolti nel corso della trattazione. Chiude il lavoro un’ampia Bibliografia su Egesippo e sulle principali tematiche che interessano lo studio dei frammenti.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.subjectEgesippoit_IT
dc.subjectEresia anticait_IT
dc.subjectliste episcopaliit_IT
dc.subjectGiacomo il giustoit_IT
dc.titleI frammenti degli Hypomnemata di Egesippo : edizione del testo,traduzione, studio criticoit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche::LETTERATURA CRISTIANA ANTICAit_IT
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche::Literatureit_IT
dc.subject.anagraferoma3Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artisticheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Studi sul mondo antico*
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item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
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