Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/3886
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dc.contributor.advisorAndretta, Stefano-
dc.contributor.authorCampitelli, Carlo-
dc.contributor.otherTallon, Alain-
dc.date.accessioned2015-03-10T12:32:17Z-
dc.date.available2015-03-10T12:32:17Z-
dc.date.issued2012-04-16-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/3886-
dc.description.abstractIn un arco cronologico di circa sessant’anni, dagli inizi del ’500, la tesi ricostruisce un’articolata biografia di Bartolomeo Cavalcanti, noto letterato autore di interessanti opere politiche e abile diplomatico al servizio di importanti dinastie italiane (Este e Farnese) e in contatto con la monarchia francese. Egli fu però soprattutto uno dei capi del fuoriuscitismo repubblicano fiorentino: dopo aver partecipato attivamente agli eventi che portarono alla cacciata dei Medici nel 1527 ed aver ricoperto poi diversi incarichi all’interno dell’ultima repubblica fiorentina (1527-1530), Cavalcanti divenne infatti esule volontario nel 1537 e da quel momento in poi partecipò alle più grandi crisi che vi furono fra il potere mediceo e i repubblicani fiorentini, dalle vicende che portarono alla battaglia di Montemurlo alla guerra di Siena. Unendo in sé la passione e la cultura politica di una formazione cittadino-repubblicana con l’attività di studioso, filologo e letterato, Cavalcanti può essere assurto quindi a simbolo di quei repubblicani fiorentini che con la restaurazione medicea nel 1530 furono costretti all’esilio e ad una vita errabonda, caratterizzata da un’intensa attività letteraria e diplomatica per favorire il ritorno alla repubblica. La tesi consiste essenzialmente in uno studio critico complessivo su Cavalcanti, attraverso il quale si è cercato di rileggere le sue maggiori opere, a lungo viziate da ingenerose e per certi versi sconcertanti sentenze, volte a negare i positivi giudizi cinquecenteschi e a ridurre il fiorentino a studioso prolisso e letterato minore. Grazie ad una consistente appendice di documenti inediti, riguardanti perlopiù Cavalcanti, è stato possibile anche illustrare il pensiero politico dei repubblicani fiorentini e analizzare le relazioni che essi furono in grado di instaurare con le dinastie regnanti negli altri Stati italiani e con le grandi monarchie europee (in particolare la Francia). Infine, seppur brevemente, sono state ricostruite anche le vicende delle comunità di esuli presenti nelle più importanti città italiane e straniere, come Lione, Parma, Ferrara e Roma, ovvero le sedi principali in cui i fuorusciti repubblicani trovarono rifugio.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.subjectstoria politicait_IT
dc.subjectFirenzeit_IT
dc.subjectRepubblicanesimoit_IT
dc.subjectfuoriuscitismoit_IT
dc.titleBartolomeo Cavalcanti (1503-1562) : diplomatico, esule, letteratoit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche::STORIA MODERNAit_IT
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche::Historyit_IT
dc.subject.anagraferoma3Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologicheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Studi storici geografici antropologici*
item.languageiso639-1other-
item.grantfulltextrestricted-
item.fulltextWith Fulltext-
Appears in Collections:X_Dipartimento di Studi storici geografici antropologici
T - Tesi di dottorato
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