Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/3787
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dc.contributor.advisorMelis, Andrea-
dc.contributor.authorGaia, Silvia-
dc.date.accessioned2015-03-05T14:05:55Z-
dc.date.available2015-03-05T14:05:55Z-
dc.date.issued2011-05-05-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/3787-
dc.description.abstractIl presente lavoro ha studiato le problematiche connesse alla remunerazione degli amministratori delegati di imprese quotate in mercati regolamentati. Tali problematiche sono state analizzate empiricamente attraverso l’analisi della realtà delle imprese italiane e di quelle britanniche nel periodo 2007-2009. In particolare, sono state oggetto di studio le modalità di remunerazione degli amministratori delegati, l’influenza esercitata dalle caratteristiche personali degli amministratori delegati, stimate in termini di esperienza e di potere, e dai fattori di carattere aziendale sul livello dei compensi da essi ricevuti, la stima del legame esistente tra remunerazione e performance e l’influenza che il sistema di corporate governance esercita su tale legame. Con riferimento al solo contesto britannico, i risultati dell’analisi evidenziano una riduzione nel livello dei compensi degli amministratori delegati da parte delle imprese in cui è stato distrutto valore per gli azionisti. Tale riduzione ha riguardato maggiormente i compensi fissi e gli amministratori delegati operanti nell’impresa da un maggior numero di anni. Con riferimento alla realtà aziendale italiana non si evidenzia, invece, alcun legame tra remunerazione e performance, ma si rileva, al contrario, un leggero incremento nei livelli dei compensi fissi sebbene le performance azionarie si siano ridotte. Inoltre, si rileva che le imprese in cui è stato distrutto valore per gli azionisti che si sono avvalse del supporto di un consulente esterno per configurare i compensi dei propri amministratori hanno assegnato con maggiore probabilità una remunerazione legata alle performance. Da tali risultati conseguono le seguenti implicazioni pratiche. In primo luogo, si evidenzia la necessità di maggiori informazioni, soprattutto con riferimento alle imprese italiane, in merito ai criteri seguiti per l’assegnazione dei compensi agli amministratori delegati. Si rileva, inoltre, l’importanza di diffondere tra le imprese l’adozione di meccanismi di claw-back ed in generale di strumenti che penalizzino gli amministratori che hanno ricevuto guadagni non collegati all’effettivo valore creato per gli azionisti. Infine, emerge la necessità di affidare la configurazione della remunerazione a dei soggetti in possesso di competenze specifiche.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.titleLa remunerazione dell'amministratore delegato, performance aziendali e corporate governance : un'analisi empirica comparata tra Italia e Regno Unitoit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze economiche e statistiche::ECONOMIA AZIENDALEit_IT
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze economiche e statistiche::Managementit_IT
dc.subject.anagraferoma3Scienze economiche e statisticheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Scienze aziendali ed economico-giuridiche*
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
item.fulltextWith Fulltext-
Appears in Collections:X_Dipartimento di Scienze aziendali ed economico-giuridiche
T - Tesi di dottorato
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