Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2307/3737
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dc.contributor.advisorSandulli, Maria Alessandra-
dc.contributor.advisorD'Alessio, Gianfranco-
dc.contributor.authorDe Paolis, Silvia-
dc.date.accessioned2015-03-04T11:32:59Z-
dc.date.available2015-03-04T11:32:59Z-
dc.date.issued2011-05-04-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2307/3737-
dc.description.abstractIl tema d’indagine investe l’analisi del rapporto tra pubblici poteri e interessi privati nell’attività di governo del territorio, la quale si manifesta attraverso la pianificazione urbanistica. In particolare, il lavoro che si presenta vuole essere un tentativo di ricostruzione in chiave critica del sistema di pianificazione italiano per mettere in luce, in seguito ad una rapida analisi dell’evoluzione dello stesso, l’importanza di alcuni istituti e le potenzialità che possiedono nel panorama urbanistico. Di particolare interesse è la perequazione urbanistica, la quale dagli anni ‘90 ha subito una progressiva espansione in molti Comuni ed ha proposto nuovi e interessanti interrogativi agli operatori giuridici e non. La perequazione urbanistica ha lo scopo di rendere indifferenti i proprietari di fronte alle scelte di piano compiute dalla p.a. attraverso l’attribuzione di un medesimo indice edificatorio in coerenza con estensione e caratteristiche del fondo, con la possibilità di scorporare tale indice (che esprime una potenzialità volumetrica) dal fondo stesso per farlo “atterrare” su aree a ciò destinate dal Comune in sede di pianificazione generale. Le modalità attuative sono molteplici e il lavoro fornisce un’analisi critica delle soluzioni fin’ora adottate. Si sono evidenziate le criticità degli istituti perequativi ed in particolare il problema della copertura costituzionale delle leggi regionali più innovative. Non minore spazio nella trattazione hanno avuto le questioni attinenti al mercato dei diritti edificatori creati dall’attuazione delle tecniche perequative, in particolare è stata affrontata la questione della loro natura giuridica. Parlare di perequazione, inoltre, vuol dire interrogarsi anche sul cambiamento del rapporto pubblico privato soprattutto in relazione alla crescente importanza dei moduli consensuali di determinazione delle scelte urbanistiche. In ultima analisi la tesi offre un quadro di sintesi delle istanze di maggiore rinnovamento nel sistema di pianificazione territoriale ma sottolinea anche i rischi di tale processo se non ancorato ad una sistematica riforma del governo del territorio.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversità degli studi Roma Treit_IT
dc.titleUrbanistica e governo del territorio : pubblici poteri e fenomeno perequativoit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurSettori Disciplinari MIUR::Scienze giuridiche::DIRITTO AMMINISTRATIVOit_IT
dc.subject.isicruiCategorie ISI-CRUI::Scienze giuridiche::Lawit_IT
dc.subject.anagraferoma3Scienze giuridicheit_IT
dc.rights.accessrightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess-
dc.description.romatrecurrentDipartimento di Diritto Europeo. Studi Giuridici nella dimensione nazionale, europea, internazionale*
item.grantfulltextrestricted-
item.languageiso639-1other-
item.fulltextWith Fulltext-
Appears in Collections:X_Dipartimento di Diritto Europeo. Studi Giuridici nella dimensione nazionale, europea, internazionale
T - Tesi di dottorato
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